lunedì, febbraio 29, 2016

Lunedì Cinema - Citazioni



"È doloroso che una madre debba pronunciare parole che condannano il proprio figlio, ma non posso permettere che loro mi credano capace di commettere un assassinio. 
Ora lo rinchiuderanno come avrei dovuto fare io quando era bambino. 
È sempre stato cattivo e ora aveva intenzione di dire che ero stata io ad uccidere quelle ragazze e quell'uomo, come se io potessi fare un'altra cosa all'infuori di star seduta immobile e guardar fisso come uno di quei suoi uccellacci impagliati. 
Loro sanno che io non posso alzare neppure un dito... e non mi muoverò! 
Me ne starò seduta qui tranquilla, nel caso che loro sospettassero di me. 
Probabilmente ora mi stanno sorvegliando, ma lasciamoli fare. 
Farò vedere loro che specie di persona sono. Non scaccerò nemmeno quella mosca. 
Spero che mi stiano osservando, così vedranno. 
Vedranno e sapranno. 
E diranno a tutti: "Ma se lei non farebbe male neppure ad una mosca!"
- Psyco - 
- Paramount Pictures - 1960 -



Ndr. la versione italiana del titolo della pellicola di Hitchcock non prevedeva l'uso dell' "H" tra le lettere "C" e "O"

mercoledì, febbraio 24, 2016

L'intervista: Giulio Boero - Nessun Viaggio è finito



Giulio Boero, classe 1972, laureato in ingegneria elettronica, ex collega, amico, grande appassionato di musica, amante della parola e delle parole, soprattutto se in disordine.


Benvenuto Giulio, ...cosa ti ha spinto a scrivere un libro?

Io ho avuto da sempre l'istinto di scrivere, non a caso ho anche un blog (http://joolio.tumblr.com/), poi ogni tanto partecipavo a gruppi di scrittura online; però ogni volta che mi mettevo a scrivere un libro qualcosa mi fermava, di solito questa sequenza autodistruttiva "Ma cosa ti metti a fare? Cosa credi di diventare? Pensi che la gente lo leggerà? Ma smettila dai....".
Ed alla fine mi fermavo. 
Questa estate invece ho scelto di rispondere a queste domande con un "chi se ne frega" e sono partito a scrivere; se dovessi dare una risposta esaustiva alla tua domanda direi: "La voglia di mettermi a nudo davanti a tutti per sconfiggere la mia timidezza", perchè un libro comunque ti mette a nudo.


Perché un'autobiografia, come opera prima?

Per una serie di motivi; innanzitutto perchè avevo voglia di mettermi a nudo, in modo da sconfiggere una volta per tutte i miei freni e le mie inibizioni che erano sia letterarie che personali, come ti ho già detto. 
E nulla poteva riuscire nell'effetto meglio di un'autobiografia. 
Poi, procedendo nella scrittura, ho anche scoperto che le mie vicende, presentate in un certo modo, potevano risultare anche intriganti, per cui non mi sono più voltato indietro.


A chi o a cosa ti sei ispirato per l'idea?

A nessuno, realmente; anzi ti dirò che se c'è un genere letterario che proprio non ho mai frequentato quello è proprio la biografia o l'autobiografia, perchè non mi ha mai interessato sapere la vita dei personaggi famosi descritta da qualcuno o da loro stessi; forse è anche per quello che ho scritto la mia in questo modo diciamo.. insolito, forse per evitare di cadere in qualche stereotipo che non mi ha mai convinto del tutto.


Come descriveresti il tuo libro?

Beh, a parte quello che si può leggere nella quarta di copertina e senza anticipare nulla ai miei potenziali lettori, direi che questo libro contiene la narrazione di eventi che hanno segnato profondamente in un modo o nell'altro la mia vita; il trucco sta tutto nel modo in cui questi eventi sono stati descritti. Non posso dirti nulla a riguardo perchè non voglio levare la sorpresa però ti faccio una domanda: quando in un' autobiografia un autore scrive "Ho raccolto una viola di campo, mi dava sensazioni di profumi remoti, di morbidezza eterea, di vita fragile" siamo proprio sicuri che stia parlando di sè o piuttosto non stia parlando del fiore?  


C'è qualcosa di romanzato all'interno? Insomma, ...è tutta "farina del tuo sacco"?

Ci sono alcuni passaggi che ho leggermente "infiorettato" esclusivamente per dare più risalto a ciò che l'evento descritto ha suscitato in me; esistono passaggi in una vita che possono risultare secondari per tutto il mondo ma devastanti per chi li vive. 
In ogni caso garantisco che TUTTE le vicende narrate sono assolutamente VEREnulla è stato inventato, anche ciò che pare più assurdo è tutto vero. 
E forse è il motivo per cui ho aspettato così tanto per mettermi a nudo, perchè forse avevo il terrore di esser preso per matto,... in un certo qual modo.


Per la pubblicazione hai scelto il "self publishing", ovvero un sistema di autoproduzione, puoi raccontarci da cosa è stata dettata questa scelta e come si è sviluppata?

La scelta è innanzitutto una scelta, permettimi la parola un po' grossa, "di libertà"; prima di optare per il self publishing avevo comunque vagliato le ipotesi "classiche" relativamente alle case editrici più importanti. 
Ognuna di loro, di fatto, imponeva una serie di standard sui contenuti, sul formato, sulla copertina, sul controllo dei contenuti e sui volumi di produzione garantiti che mi avrebbe obbligato a snaturare il senso della mia produzione (che non è di certo Hemingway, ma un minimo di dignità lo richiedeva) levandomi ogni voce in capitolo; e in tutto questo non ho parlato dell'aspetto economico e della diffusione del mio libro; appoggiandomi ad una casa editrice "tradizionale" avrei dovuto spendere una cifra considerevole solo per avere la possibilità di pubblicare e avrei comunque dovuto acquistare un numero minimo di copie.

In poche parole, con una casa tradizionale: spesa minima 600 euro e il tuo libro, in un formato e in un taglio su cui tu non hai controllo va solo sull' e-store della casa stessa e forse (non sai quando nè dove nè in quante copie) in cartaceo in un negozio in italia; il guadagno è pari a praticamente zero, in pratica spendi e pubblichi per la gloria (non che uno pretenda di fare i soldi con la letteratura in italia, ma almeno un contentino..); tu in compenso ne hai 100 copie in casa che devi provvedere a promuovere. Altro particolare non indifferente, non ti viene rilasciato il codice ISBN del libro che rimane di proprietà della casa editrice. 

 La scelta "self" è nata assolutamente per caso; leggendo una recensione sul fenomeno editoriale "50 sfumature di grigio" venni a sapere che l'autore aveva esordito su piattaforme self americane; a quel punto ho cominciato ad informarmi leggendo articoli sul tema (ce ne sono davvero una miriade ed ognuno può farsi la propria opinione autonomamente) ed alla fine ho scelto la piattaforma "Streetlib" (https://www.streetlib.com/it/selfpublish/) in cui ho trovato in un solo colpo facilità d'uso ed assoluta libertà nella scelta dei template, del formato e dei caratteri. 
Inoltre il sito dispone di un comodissimo editor online che permette in qualsiasi momento di vedere un'anteprima del proprio libro in pdf o direttamente in formato kindle ed e-pub; Oltre a tutto questo c'è un aspetto economico determinante, infatti  per pubblicare e distribuire un ebook via StreetLib il costo è ZERO; inoltre decidi tu il prezzo di vendita e ricevi da StreetLib il 60% sul prezzo di copertina per ogni ebook venduto. Il rimanente 40% andrà per il 30% alla libreria online che venderà il tuo libro, e per il 10% a StreetLib per l’attività di distribuzione. 

In pratica tu finisci di scrivere il libro sull'editor online, avvisi che il prodotto è finito e loro controllano; dopo circa due settimane ti inviano via mail un master "visto si stampi" che tu controllerai; se è ok passerà ancora qualche giorno ed il tuo e-book finirà magicamente e a costo zero sui principali e-book store del mondo; in soldoni, sei su Amazon Kindle, iTunes, Mondadori online, Hoepli e moltissimi altri siti SENZA AVER SPESO UN QUATTRINO!!

Se poi ti interessa il cartaceo, ovviamente, puoi scegliere la forma "Print on Sale" che è la formula classica per cui puoi ordinare delle copie del libro che tu promuoverai (ma in questo caso il taglio minimo sono 50 copie) oppure la formula assolutamente innovativa del "Print on Demand"; per questa dovrai spendere 40 euro una-tantum per l'attivazione del servizio, ma a quel punto, passata la trafila del visto si stampi con tempi simili a quelli della pubblicazione ebook (fate molta attenzione al controllo del master) il vostro libro finirà in cartaceo su amazon, ...PER SEMPRE
In questo caso il margine di guadagno sarà ridotto ovviamente ma potete tranquillamente appoggiarvi all'assistenza streetlib che si è sempre rivelata cortese, competente e precisa.

Riassunto finale: io ho speso poco meno di 200 euro; il mio ebook è sui principali e-book store mondiali, il mio cartaceo è in vendita su Amazon prime e in casa ho preso 50 copie realizzate con ottima qualità. In questo modo vendendo solo le mie copie personali ho già pareggiato i costi e messo da parte i soldi per una cena. Ah, dimenticavo, ovviamente l'accredito dei guadagni sugli store è fatto direttamente o via bonifico o, meglio come nel mio caso, su Paypal.


In quanto tempo lo hai scritto?

Da quando mi si è accesa la lampadina due, tre mesi; certamente per questo motivo il libro può risultare in alcuni punti, "sgraziato" e forse non completamente curato; ma è esattamente l'intento che mi ero prefisso; questo libro è molto mio, in alcuni punti sanguigno, in altri criptico, in altri un po' sballato. Ma genuino.


Chi ha ideato graficamente la copertina?

Ah ah, perchè pensi che ci sia un'idea o meglio ancora uno studio grafico dietro? Ah ah,...
No dai, seriamente, la copertina doveva essere un'altra, inizialmente, ma poi mia moglie mi ha fatto notare che forse era un po' "estrema"  (ma non ti dirò mai cos'era) quindi...mi sono messo a cercare su google "Free downloadable images" e appena ho trovato, tra le migliaia proposte, quella che mi pareva ci stesse (perchè in qualche modo ricorda il simbolo di infinito) l'ho messa; fine della storia.


Quali difficoltà hai incontrato nella stesura?

Non vorrei passare per uno che se la tira...
...ma la realtà è che, appena ho messo il piede fuori della porta e mi sono incamminato in questo viaggio, gli unici veri problemi sono stati legati al tempo (che mancava) ed al fatto che, man mano che scrivevo, ero letteralmente invaso da nuove idee e nuovi spunti per cui in alcuni punti ho fatto realmente fatica a restare attaccato a ciò che volevo scrivere e a non scappare su altre strade.
La struttura stessa del libro è cambiata almeno 3 o 4 volte per venire incontro alle nuove idee che arrivavano, senza snaturarne ovviamente il senso.


Quali sensazioni hai provato quando hai visto il tuo libro una volta stampato e pubblicato?

Quando ho visto il libro su Amazon ho subito pensato un semplice "Wow, ce l'ho fatta!"; ma quando ho avuto in mano la carta e l'ho annusata la prima riflessione è stata: "Adesso criticatemi pure, non me ne frega un cazzo, io l'ho fatto, e voi?." Una riflessione diretta a nessuno in particolare; o forse emersa pensando a tutti quelli che inevitabilmente avrebbero storto il naso sapendo che stavo scrivendo un libro. Forse è per quello che non ho detto nulla a nessuno, prima.


Quali sono state le critiche più feroci e i complimenti più gratificanti che hai ricevuto, finora?

Critiche ne ho ricevute in particolare sulla forma: alcuni mi hanno contestato il fatto che l'utilizzo dei tempi in alcuni punti non era corretto o era troppo "piatto"; altri che spesso i periodi erano un po' troppo contorti. 
Qualcuno mi ha fatto notare che sarebbe stato meglio utilizzare pseudonimi per i personaggi; qualcun altro ha rilevato che mancavano alcuni episodi della mia vita che secondo loro  erano importanti oppure che ho dato troppa o troppa poca enfasi ad alcuni momenti ma insomma, a tutti loro ho risposto che era il mio primo libro; inevitabilmente "immaturo" se vogliamo però spontaneo. E credo che quello sia il suo limite... ma anche che lì risieda tutta la sua forza.


A chi è rivolto principalmente il tuo primo lavoro letterario? A quali tipologie di lettori?

Credo che le mie vicende possano essere le vicende di ognuno di noi, se non tutte una gran parte; in ogni caso penso che tutti dovrebbero dargli una lettura non tanto per interessarsi della mia vita quanto piuttosto per capire come può esser vista la loro; diciamo che il mio libro può servire come prontuario per capire come può essere vista un'esistenza comune ma "al di fuori del comune"


"Non si deve mai disprezzare la ricchezza del passato", questa frase contenuta nel primo capitolo, mi ha particolarmente colpito. 
Quanto è, e quanto è stato importante il passato per te? Quali insegnamenti, quali certezze, quali possibilità?

Domanda impegnativa che meriterebbe un libro a sè stante, ma poi ti ruberei dal blog troppi lettori!! A parte tutto, credo che il passato non sia rinnegabile; non credo a tutti quelli che dicono "io del passato me ne frego, guardo sempre avanti ecc. ecc."
Anch'io guardo sempre avanti, figuriamoci, ma guardo meglio se salgo su quei due o tre scalini che sono fatti del mio passato con tutti gli errori e le cose belle; ma una cosa vorrei fosse chiara: la quantità di insegnamenti, di possibilità e di errori che mi sono capitati nel passato sono un numero vicino all'infinito; ma se mi parli di certezze, come nella tua domanda, la risposta è "zero, per fortuna"; sapere che non ho mai avuto nè ho nè mai avrò certezze è la leva che mi spinge quotidianamente ad andare avanti.


Cosa rifaresti e cosa non rifaresti nella tua vita?

Rifarei tutto, assolutamente tutto, senza cambiare nemmeno una virgola; altrimenti se cambiassi anche solo una cosa non sarei quello che sono ora. 
E a me come sono ora vado benissimo. 


Pensi di aver commesso tanti errori? Quanti di questi errori sei riuscito a "raddrizzare"?

Un'infinità di errori, alcuni mi hanno lasciato solo qualche graffio, altri mi fanno ancora sanguinare ogni tanto. 
Ma li guardo tutti come guardassi dei vecchi amici che, a modo loro, mi hanno aiutato a crescere. Per la seconda domanda beh...a volte penso sia fondamentale non raddrizzare certi errori, soltanto perchè spesso la loro compagnia ci impedisce di commetterne di ben peggiori; ti faccio un esempio alla mia maniera: si dice spesso, parlando di errori e cattive compagnie "chi va con lo zoppo impara a zoppicare"
Vero, però cambiamo il punto di vista; così facendo vai più piano, ti godi di più il panorama e la vita e quindi puoi cogliere più occasioni; soprattutto non rischi di inciampare e cascare in qualche fosso da cui forse sarebbe impossibile rialzarsi.


...ed io che pensavo che "chi va con lo zoppo, va piano", ...ahahah, ...andiamo avanti, ...il libro è stato dedicato a Vanja, tua moglie e madre dei tuoi splendidi bambini. 
Quanto è stata importante la tua famiglia per la realizzazione di questo libro?

Al di là delle dichiarazioni ad effetto che forse molti si aspetterebbero a questo punto; mia moglie è stata la chiave attraverso cui questo libro si è sviluppato; è stata sempre presente e mi è stata a fianco supportandomi in continuazione; e ti dico che forse se l'avessi ascoltata di più il libro sarebbe riuscito anche meglio, ma sono un testone e questo è uno di quegli errori di cui ti parlavo prima; colgo l'occasione per farle pubblicamente le mie scuse davanti a tutto il mondo.
Tutti gli altri, dalla famiglia agli amici non me ne abbiano; ma non hanno avuto il minimo ruolo per la realizzazione di questo libro, e con realizzazione intendo "ispirazione" o "supporto"; questo perchè io stesso ho scelto di non dire nulla a nessuno a parte comunicare che cominciavo a scrivere e che il libro era stato ultimato. 
Allo stesso modo devo però ringraziarli infinitamente perchè, quando appunto scrissi sui social che cominciavo a scrivere un libro, sentii da subito un senso di vicinanza ed affetto misti a curiosità che mi hanno dato quel tepore che serve ad un uccellino ad uscire per la prima volta fuori dal nido. 
Esci ma sai che quando rientri c'è il calore giusto per te.


In quali librerie i lettori potranno trovare il tuo lavoro?

In formato ebook su Amazon Kindle, iTunes, Google Play Books, ibs.it, Mondadori e Hoepli; In formato cartaceo solo su Amazon.


Su Amazon.it un utente ha recensito "nessun viaggio è finito" con 5 stelle e un commento: "Folle e visionario". Tu, obiettivamente, come lo giudicheresti?

L'utente di sicuro è un folle e un visionario se ha dato 5 stelle al mio libro. 
E comunque è una definizione che mi trova d'accordo; c'è molta follia nel modo in cui ho vissuto la mia vita e nel libro quella follia si respira tutta. 
E se davvero qualcuno vuole creare qualcosa non può non essere visionario; altrimenti saremmo tutti incolonnati a fare le stesse cose; 
...il libro è folle e visionario, e spero vivamente che chi lo leggerà lo possa diventare a sua volta, almeno in parte.


Sei al lavoro su un secondo progetto?

Sì attualmente sì. 
Ma come nel caso del primo libro non dirò nulla in merito. 
Anche perchè ero partito con un'idea ben precisa ma nel momento in cui mi sono messo a scrivere sono andato in tutt'altra direzione; che è ancora quella attuale, per cui confido che non cambierà più, ...almeno spero. 


Invita i lettori del mio blog ad acquistare il tuo libro.


Beh se i lettori del tuo blog hanno avuto la pazienza di arrivare fino a qui spero abbiano già una discreta dose di curiosità sulla gobba e stiano già andando su amazon per l'acquisto; posso solo aggiungere questo: il libro è quanto di più lontano da un certo tipo di letteratura "mainstream"; con questo intendo che è qualcosa che io finora non ho mai letto; c'è un po' di tutto, dall'amore al dolore al sogno..insomma ci sono dentro quelle cose che compongono la vita di ognuno di noi. Il fatto che in questo libro ci sia la mia vita potete prenderlo come un pretesto (o chissà, magari un alibi) per dare un senso alle vostre, di vite. 
Insomma godetevi questa lettura senza pensieri. 
I pensieri, forse, arriveranno dopo; se sarà così io sarò contento di esservi stato utile.


Grazie Giulio per l'intervista, ...un grosso in bocca al lupo per la tua carriera da scrittore.


"...Due buoni compagni di viaggio, non dovrebbero lasciarsi mai, 
potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai,..."
- Francesco De Gregori - Compagni di viaggio - 

venerdì, febbraio 19, 2016

George Harrison - Got my mind set on you


Correva l'anno 1987 quando George Harrison tornò al successo grazie a questo piacevolissimo brano, contenuto nell'album "Cloud 9" pubblicato sotto etichetta Warner.
Non si tratta di una canzona originale dell'ex Beatle, bensì di un rifacimento, ...oggi si dice cover, fa più figo e non impegna come "l'analcolico biondo", di un brano composto da Rudy Clark ma inciso e cantato da James Ray.

Da qualche parte a casa di mio fratello, ho ancora il 45 giri, nascosto, impolverato, ma ancora in buone condizioni.

Ricordo che lo acquistai perchè aveva un ritornello "tormentone" uno di quelli che difficilmente ti stacchi dalla testa, con quella batteria elettronica a scandirti il tempo e quella spensieratezza targata anni Ottanta che mi sapeva regalare quando l'ascoltavo.

Esistono due videoclip di questa canzone, il primo girato in uno studio/salotto, il secondo girato in una sala giochi.
Ho scelto il secondo per la presenza di un giovanissimo Alexis Denisof, i fan di Buffy e di Angel lo ricorderanno per il personaggio di Wesley e per essere nella vita reale il marito di Alyson Hannigan, la Willow di Buffy The Vampire Slayer.

Il cerchio si chiude.




lunedì, febbraio 15, 2016

Lunedì Cinema - Citazioni


"...E' il senso del dovere che ci frega, amico mio. Il senso del dovere, ci frega..."
- Shining - 
- Warner Bros. - 1980 -

giovedì, febbraio 11, 2016

4 note di separazione

In questi giorni è scoppiata la polemica tra due grandi esponenti della musica italiana.
"Nell'angolo a sinistra, ...romano, classe 1928, compositore, musicista pluripremiato, vincitore di un premio Oscar alla carriera, ....Miiiiister Ennio Morricone"

Applausi scroscianti.

"Nell'angolo a destra, i contendenti, ...loro sono un gruppo musicale di rock alternativo, piemontesi orgogliosi delle proprie radici, quasi 400.000 di copie di dischi vendute, vincitori di diversi premi, ...ladies and gentlemen, ...iiiiiii Subsonica!!!!"""

Altri applausi.

Partiamo dall'inizio a raccontare questa storia:

Come direbbe il buon Grissom: "Lasciamo parlare le prove"

Max Casacci (fondatore e chitarrista dei Subsonica) va al cinema a vedere il nuovo lavoro di Quentin Tarantino "The Hateful Eight".
La colonna sonora di questo film è scritta dal grande Ennio Morricone, ...e permettetemi di ricordare candidato all'Oscar 2016 come migliore colonna sonora.
Mentre incominciava il film da buon musicista che è, prestava particolare attenzione alla musica, in particolare 4 note, che gli ricordavano l'attacco orchestrale di "Tutti i miei sbagli" (2000), una canzone portata al successo dal suo gruppo, i Subsonica appunto.

4 note, tonalità diversa ma lunghezza uguale, ...difficile non notarne la somiglianza.


Lo stesso Max Casacci scrive sul suo profilo Facebook le seguenti parole:

"Ma le prime 4 note della (bellissima) colonna sonora di "hateful eight", che sono le prime 4 note orchestrali di "tutti i miei sbagli"? 
Troppo ridere. 
ps Morricone non ha nessun bisogno di citare chicchesia, tantomeno i Subsonica, sia detto per scongiurare qualsivoglia equivoco. Semplicemente, succede"


Poco dopo anche la pagina Facebook dei Subsonica riporta l'allegra scoperta.
A quel punto partono i commenti, ...e si dividono tra insulti, commenti critici, e commenti in difesa della band piemontese.

Immediatamente la stampa italiana incomincia a "mangiarci sopra" scrivendo titoli, tweet, e condividendo i propri articoli sulle loro rispettive pagine ufficiali dei social network.
Articoli che a loro volta vengono condivisi tra migliaia e migliaia di utenti, diventando la notizia della giornata.
Tutto nella norma, mi verrebbe da dire, ...e invece no, perchè i giornali ci "mettono del loro" nel creare un caso di plagio.
Diverse testate giornalistiche seguono la corrente, ma le informazioni arrivano distorte ai lettori, che rincarano la dose di critiche nei confronti del gruppo, per aver "osato" mettere il punto su quelle 4 note.

"L'accusa di plagio" (lo scrivo tra virgolette apposta) arriva alle orecchie di Ennio Morricone, fresco vincitore di un Golden Globe, il quale (sempre stando ai giornali) non le manda a dire e incarica il suo legale di intraprendere con urgenza azioni legali più appropriate nei confronti dei Subsonica.

Nel frattempo, ...i social network e i giornali gongolano, gli articoli vengono commentati, condivisi, creando volume e movimento.

Lo fanno sì, ma su una polemica che di fatto non esiste.

Come avete avuto modo di leggere nel post zero di tutta questa vicenda, non si fa allusione a nessun tipo di plagio, solo la considerazione di 4 note simili a quelle di Tutti i miei sbagli, canzone uscita 16 anni fa, punto.
Lo stesso Casacci in un post scriptum ci tiene a precisarlo a scanso di ogni equivoco.
La parola "plagio" non viene mai e poi mai menzionata dai Subsonica, in nessun post o thread che sia.
Un'enorme e gigantesca querelle costruita ad hoc dai media.
"Come creare zizzania mettendo in bocca parole mai pronunciate", ...col primo fascicolo in regalo il secondo e la copertina del primo volume.

Ma si sa come funziona l'informazione in questo paese, ...si cerca il sensazionalismo a tutti i costi, pur di sbattere il "mostro" in prima pagina, ...diversamente Pulitzer, direbbe il chitarrista dei Subsonica.

In questo caso non c'è nessun mostro, nessun plagio, nessuna accusa, non si può nemmeno parlare di fraintendimento, perchè il fraintendimento e il fatto non sussiste, ...o per dirla alla Matrix: 

"Il cucchiaio non esiste"


Ndr. Diversi brani della colonna sonora di "The Hateful Eight" sono spezzoni tratti dalla precedente colonna sonora che Ennio Morricone scrisse per il film di John Carpenter "La cosa" (1982), mai utilizzati e pubblicati.
Pare e sottolineo pare, che le note in questione facciano parte di quei brani.

venerdì, febbraio 05, 2016

Supertramp - It's raining again


"...Qualcuno dice che sei grande abbastanza,
per leggere i segni e andare avanti,
soltanto il tempo lenisce il dolore,...
...e fa sì, che torni il sole,..."

In questa bellissima frase è racchiuso il senso della canzone.

Correva l'anno 1982, e mentre la Nazionale italiana di calcio vinceva il suo terzo titolo mondiale, i Supertramp pubblicavano "...Last Famous Words...", un album controverso, difficile, dalla lunga gestazione, dovuto ai dissidi interni tra i vari componenti.
Nonostante questo, la band americana diede alla luce "It's raining again", un brano allegro e spensierato che cela una sottile melanconia.

Il video è diretto da Russell Mulcahy.

Vi dice niente, "A kind of magic" dei Queen e "Highlander, l'ultimo immortale"? Proprio lui.

Buon ascolto



mercoledì, febbraio 03, 2016

La grande discussione - Unioni civili

Si fa tanto parlare in questi giorni del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili in Italia.
Infatti proprio in questi giorni è apertissimo il dibattito politico sul tema, un tema molto delicato, che divide l'opinione pubblica.
Da una parte la frangia più cattolica che le giudica inaccettabili e dall'altra la parte più progressista che al contrario restituisce equità e rispetto alle coppie di fatto a prescindere dal sesso e dall'orientamento sessuale.

Quali sono i punti più discussi del disegno di legge Cirinnà?

La stepchild adoption: ovvero la possibilità per una coppia dello stesso sesso di adottare un bambino purchè figlio biologico di uno dei due;

L'assistenza reciproca: il riconoscimento di fronte alla legge dell'assistenza sanitaria, dell'unione e della separazione dei beni, della reversibilità della pensione, del subentro nel contratto di locazione e i doveri tradizionali come per le coppie sposate;

Costituzione unione civile: la certificazione dell'unione civile di due soggetti dello stesso sesso, nonchè la possibilità di adottare entrambi i cognomi o quello del partner.

Questi i temi caldi.

Il mondo è diviso in due, In Australia, in tutto il Nord e Centro America e gran parte del Sud America hanno già adottato linee politiche dal taglio moderno, allo stesso modo tutta l'Europa Occidentale escludendo l'Italia, fanalino di coda, mentre in tutto il resto del mondo le unioni civili vengono ignorate o in certi casi assolutamente vietate, represse e osteggiate.

In Canada (paese per cui personalmente nutro grande vicinanza, simpatia e rispetto) tra il 2003 e il 2005 hanno cominciato ad essere concesse unioni civili, legalizzando di fatto il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Questo grande paese ha la virtù di poter essere considerato uno dei primi ad aver proliferato una politica gay friendly e per questo motivo apprezzato dalle comunità omosessuali di tutto il pianeta.

E' lampante sotto gli occhi di tutti, che il mondo si sta evolvendo, culturalmente e intellettualmente. Abbiamo l'opportunità di staccare un biglietto per il nuovo corso.
Una coppia omosessuale o una tradizionale davanti alla legge dovrebbero avere gli stessi diritti e ricevere lo stesso rispetto.

"There's no place for the state in the bedrooms of the nation" 
(Pierre Trudeau)
("Lo stato non deve occuparsi di ciò che accade nelle camere da letto dei suoi cittadini")

In questi giorni mi è capitato di sentire e leggere molta ipocrisia e ancora una volta mi sono sentito, ...indifeso, inerte di fronte a questo conformismo, talmente radicato e intriso di retaggi cattolici da aver messo le radici nelle nostre idee.

La famiglia (chiamatela moderna se volete) è composta da persone che si amano e che si vogliono bene. Questo è la mia filosofia di famiglia, due persone in grado di crescere i propri figli con i valori di rispetto e tolleranza, che paradossalmente proprio la frangia più tradizionalista ci dovrebbe insegnare.

La parola rispetto è quella che ritrovo più volte in questo mio articolo, ...e penso sia ciò che manchi.

Non ho la presunzione di dare tutte le soluzioni ai problemi delle unioni civili, bensì di mettere il punto sull'idea che da quando gli esseri umani hanno memoria, il mondo gira, va avanti e cambia,...

...chi è ancorato sulle proprie congetture resterà indietro e solo chi avrà il coraggio di cambiare,...

...potrà veramente cambiare il mondo.

"You leave in the morning with everything you own in a little black case
alone on a platform the wind and the rain on a sad and lonely face
mother will never understand why you had to leave
but the answers you seek will never be found at home
the love that you need will never be found at home,...

...Run away, turn away, run away,....."
- Smalltown Boy - Bronski Beat - 

martedì, febbraio 02, 2016

Rischeduliamo

Cari amici internauti,
volevo comunicarvi che le due rubriche "Lunedì Cinema - Citazioni" e "Consigli per l'ascolto" sono rischedulate, ...che strana parola, ...rischedulate, ...bah, comunque, ...ogni due settimane.

Venerdì prossimo un consiglio per l'ascolto eccezionale, un brano bellissimo del 1982 (e ho detto '82, mica pizza e fichi) con cui sono cresciuto e con cui ho imparato a capire che dopo la pioggia c'è sempre il sole.

Le vostre rubriche preferite ritorneranno il 15 e il 19 febbraio.

Vi aspetto

lunedì, febbraio 01, 2016

Lunedì Cinema - Citazioni


- "Questo, non è reale?"
- "Che vuol dire "reale"? Dammi una definizione di reale,..."
- Matrix - 
- Warner Bros - 1999 -