sabato, giugno 24, 2006

Il lavoro mobilita l'uomo

ATTO PRIMO

Erano le 6 del mattino del 29 maggio, e il cielo a strisce non prometteva nulla di buono.

Il treno mi aspettava al binario 13 della stazione di Porta Nuova, per portarmi in quel di Milano.
In perfetto orario arrivavo alla Stazione Centrale, in tempo per trovare un bar, ordinare un caffè, pagarlo, fare una pisciata olimpica e infilarmi negli uffici dell'azienda per cui lavoro, per partecipare ad un corso di aggiornamento periodico, in tecniche avanzate di vendita.
Al corso partecipavano: Valeria, Geraldine, Alberto (Milano), Andrea, Matteo, Michela (Genova), Cristian, Marco ed io (Torino).

“Batman è il mio supereroe preferito, perché non ha superpoteri come l'Uomo Ragno o Superman, ...usa la sua forza e la sua intelligenza per combattere il male, ...io sono Batman“.

Il primo break scattava alle ore 11.15.
Qualche secondo dopo aver acceso il mio telefonino, ricevevo un messaggio della mia “collega M.”
Intorno alle 13, il catering ci preparava un pranzo a buffet, a base di affettati, frittate e una torta di frutta e yogurt.
Ritornando al mio corso, il mio pensiero andava al messaggio di M., ...mi aveva chiarito un dubbio, ma allo stesso tempo me ne aveva creati altri.
Dopo un'intera giornata di studi approfonditi, test, e 5 caffè espressi capaci di far star sveglio anche il più pigro dei bradipi, ...ma non me, ...compravo panino e bibita e ritornavo finalmente a casa col treno della sera, ...con le idee un po' annebbiate, eppur sapendo che un po' più in là, ...il tempo era sereno.


ATTO SECONDO

Il giorno dopo, stesso binario, stesso programma, ...ma il treno arrivava a Milano con un “leggerissimo” ritardo di 40 minuti.
No problem!!!
Dopo qualche santo bestemmione, io e il mio collega Marco di Torino, arrivavamo nella sala meeting per la seconda parte del corso.

“Che cos'è l'assertività?
L'assertività è l'attitudine, in una qualsiasi situazione, a definire chiaramente la posizione, a renderla nota, a difenderla senza aggressività, ammettendo posizioni differenti da parte altrui.
Questa attitudine si manifesta attraverso una predisposizione ad ascoltare, alternata ad una esposizione chiara del proprio punto di vista”.

Ore 13: Il ritorno della torta di frutta e yogurt.

Milano, ci regalava una splendida giornata di sole, anche se un po' ventosa.
A fine giornata, Valeria accompagnava il sottoscritto e i miei colleghi di Torino e Genova, alla fermata della metro più vicina.
Da sempre apprezzo questi incontri, non solo per migliorare professionalmente, ma soprattutto perchè mi regala l'opportunità di incontrare i colleghi di altre città, ...e finalmente associare un volto ad una voce, fino a quel momento sentita solo per telefono.
Anche questa volta mi esibivo nel mio numero preferito: “Perdermi nelle gallerie della metro di Milano”.
Trovato il filo di Arianna, io, Cristian e Marco salivavamo sul treno del ritorno, non prima di acquistare un panino e una bottiglietta d'acqua, per placare le ire del mio stomaco in subbuglio.
Le campagne piemontesi viste dal finestrino del mio Intercity, mi lasciavano un briciolo di nostalgia, ma sapevo di tornare con la consapevolezza di aver acquisito importanti nozioni per il raggiungimento dei miei obiettivi professionali e sociali.

Il tempo era sempre più sereno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

se mi vuoi aggiornare su vari sms e situazioni in corso...io sono rimasto un po fuori dai giochi però...a volte una voce...ho visto che mi hai chiamato un paio di sere fa ma ero al lavoro e non potevo risponderti: lavoro fiono alle 22.30 alla sera, sempre nella ridente Trofarello!
See ya!