venerdì, gennaio 11, 2019

Zucchero - Overdose (D'amore)


"Se l'erba del vicino è sempre più verde, è solo perchè il vicino è un bravo giardiniere"

Lo so, lo so, ....si tratta di filosofia spicciola.

L'invidia e la gelosia, sono le principali cause che possono innescare una delle bombe atomiche sociali più potenti al mondo: l'odio.
Ne abbiamo parlato, ne abbiamo discusso, ma questo è un tema dalle mille sfaccettature, che non si presta ad essere concluso con una frase ad effetto bensì portato ad un livello successivo.

"Don't panic, I've got it"

Rufus Thomas (1917-2001), era un famoso bluesman, un uomo di spettacolo, e Zucchero lo scelse per aprire il suo disco "Oro, Incenso e Birra" (1989) e la sua canzone: "Overdose (D'amore)".
La sua voce gospel, recita queste parole che in italiano suonano all'incirca:

"Niente panico, ho capito"

Io non ho questo disco, ....e me ne pento, ...perchè a distanza di 30 anni, lo ritengo uno dei migliori progetti musicali dell'artista emiliano.
Overdose (D'amore) è un inno positivo, è un invito alla gioia, è un grido di speranza, quella che alberga nelle nostre più recondite fondamenta dell'anima.

In questi giorni la ascoltavo distrattamente mentre passava ciclicamente alla radio del negozio in cui lavoro.
Eppure tra le tante canzoni proposte, quando ascoltavo Overdose (D'amore) era come se qualcuno suonasse virtualmente al campanello della mia testa.

Ding-Dong!

- Chi è?
- "Ho bisogno d'amore per Dio, per tutto quanto il giorno,..."
- Non ho capito, chi è?
- "C'è bisogno d'amore sai zio, per tutto quanto il mondo,..."

L'estate del 1989, ...fu speciale.
Una di quelle che difficilmente dovrei ignorare dai miei racconti, ...diciamola tutta, quella dei primi amori che non si scordano mai, le risate, i jukeboxes, le biciclette, e quell'irrefrenabile voglia di allegria.

Ding-dong!

Eccolo il campanello.

E all'improvviso, tutto ritorna alla mente, e mentre sei lì a farti giustamente cullare dai tuoi ricordi, vieni pervaso da quella stessa energia, ...per poi essere riportato sulla terraferma dall'odio.

Quello stesso odio, che nasce dalle viscere, che non ha alibi di sorta, ...gratuito.
I social network, che dovrebbero unire, sono essi stessi il campo di una guerra di confine tra il malinteso e la cieca arroganza di chi non vuol comprendere lo stato reale delle cose.
E nonostante tutto, pur essendo dalla parte della ragione, proviamo quell'amara sensazione di sentirsi feriti senza motivo, bullizzati per aver fatto una domanda o espresso una scelta.

L'odio che crea altro odio, che getta benzina sul fuoco del violento.
Una piccola scintilla che si trasforma in una grande esplosione, vaporizzati dall'ignoranza di chi non vuole impegnarsi ad intraprendere nuovi percorsi, perchè le strade impervie sono difficili da affrontare.

Il segreto è tutto lì, ...ed è insito nelle persone di buon cuore, che tutti i giorni affrontano il tempo e lo spazio alla ricerca della loro Overdose (D'amore).

A tutti, nessuno escluso, dedico questo brano, ...che vi possa inondare di felicità, che possa ispirarvi e mettere luce sui vostri passi diseguali.
Vi possa insegnare che non conta il tipo di strade che si intendono percorrere per "sentire" le vostre emozioni,...

....conta il viaggio.

mercoledì, gennaio 09, 2019

Siamo tutti animali sociali



Da quando l'uomo (come lo conosciamo oggi) ha iniziato a fare i primi passi eretti nel mondo, ha sempre fatto parte di una comunità.
E sin dai tempi della ruota quadrata ha cacciato, mangiato, e sviluppato le conoscenze necessarie affinchè la propria comunità sfruttasse queste ricchezze.
La condivisione del sapere ha permesso che ci si evolvesse.

Sia chiaro, ......Roma non è stata costruita in un giorno.

Attraverso anni di incomprensioni, i popoli hanno iniziato ad appoggiarsi gli uni con gli altri.
Attraverso le guerre, hanno imparato dai propri errori.
Attraverso le rivoluzioni hanno insegnato a combattere per un ideale.
Attraverso le conquiste sociali hanno unito un globo intero.

"That's one small step for a man, one giant leap for the mankind" (Neil Armstrong)

Una frase scolpita nella milestone di ogni individuo.
Una frase così semplice, ma da essere considerata ancora oggi la citazione più famosa al mondo.

"Un piccolo passo per un uomo, un balzo gigante per l'umanità"

.....quanta bellezza, che spirito di unione, quale potere.

Vista dallo spazio, la Terra è una piccola biglia celeste.
Così ci sarebbe apparsa se fossimo stati noi gli astronauti delle missioni Apollo.
Piccola, lontana, senza confini politici, senza barriere, senza divisioni, con le nuvole bianche a coprirla qua e là, come zucchero a velo.

Un uomo vive per il proprio bene personale, ovviamente, ma la maggior parte delle nostre azioni e dei nostri desideri è collegata all'esistenza di altri esseri umani.
Dobbiamo inevitabilmente contribuire al bene del nostro prossimo.
Se noi, fossimo in grado di fornire quel grado di socializzazione e a condividere il nostro "know how" migliorando la fruizione stessa di quel sapere, allora significherebbe che la nostra società sarebbe pronta ad una nuova epifania.

Purtroppo l'egoismo e i propri tornaconti personali ci dividono, e mettono dei muri separando chi vuole cambiare le cose (i folli) da quelli che sono semplicemente indifferenti a ciò che gli succede attorno.

Siamo un popolo strano.
Siamo una società che si incazza perchè ci fanno pagare i sacchetti dell'ortofrutta al supermercato, ma che messa difronte ad un atto di odio e violenza sta zitta e/o si gira dall'altra parte.

Per non guardare.
Per non vedere.

Il trionfo della "Sindrome delle tre scimmiette",....... non parlo, non sento, non vedo, ergo sum.

Et voilà, abbiamo messo sopra ad un piedistallo il nostro risentimento, .....per paura, ...perchè poi in fondo tutto si riduce a quello.
Lasciarsi soggiogare dall'oscurità (tanto cara al tema di Star Wars) è come scivolare da un pendio innevato con uno slittino.
Il vero problema è fermarsi in tempo, prima che sia troppo tardi.

Ci vuole coraggio?
Ci vuole dedizione? Tempo da spendere?
Ci vuole razionalità, calcolo, .....oh mio dio, bisogna forse usare il cervello?

Ognuno faccia un piccolo sforzo e trovi la sua risposta.

L'odio è un cancro.
Un virus che ti assale, a volte all'improvviso, e fa banchetto con le tue paure, alimentando inquietudini di ogni tipo, ...ci induce al panico e a quel punto al nostro corpo rimane una facile cosa da fare: reagire con violenza.

Non possiamo evitare di avere paura, il nostro spirito di sopravvivenza ce lo impedisce, ....è natura.

Socializzando, unendo i nostri fini comuni, possiamo combattere i pregiudizi e le gelosie, ....e per farlo, dobbiamo riconoscere in noi l'umiltà di fare un passo indietro, di ascoltare invece di inveire contro, buttando il cuore oltre l'ostacolo, ....forever and ever.


 "L'erba del vicino è sempre più verde, ma solo perchè il nostro vicino è un bravo giardiniere"


Non è una questione di essere "buonisti", ...odio quando mi affibbiano questa definizione, e personalmente "odio quando mi portano ad odiare" (cit. Bluvertigo)




lunedì, gennaio 07, 2019

Lunedì Cinema - Indiana Jones e l'ultima crociata


- "Che cosa le dice il suo bel libretto che a noi non dice?"
- "Che quegli imbecilli che marciano col passo dell'oca come lei, dovrebbero leggerli i libri invece di bruciarli"
- Indiana Jones e l'ultima crociata -
- Paramount Pictures - 1989 - 


Inizia questa settimana un importante viaggio.

In questi ultimi tempi si segnalano sempre più frequenti attacchi di intolleranza.
I social network stanno diventando pian piano il ricettacolo delle nostre insicurezze e nascosti dal virtuale mascheriamo la nostra fragilità interiore.
Il bullismo era un piaga quando ero più giovane, lo è ancora più forte oggi, amplificato dai media e dal sistema.
La troppa comunicazione si è trasformata in troppa incomunicazione, il malinteso non è accettabile, attaccare una scelta senza portarne onore, una medaglia da appuntarsi sul petto dell'indifferenza.

Cosa possiamo fare?

Io faccio la mia parte, denunciando questa sgradevole situazione, pubblicando tre articoli in una settimana, una trilogia di post che parlano di odio e violenza, un'analisi ferma e decisa che pretende di essere da contrappunto per un dialogo serio alla ricerca di un rispetto ormai perduto.

Partiamo con una rubrica tra le più amate in rete: Lunedì Cinema.

La prima citazione del 2019 è tutta per il Dottor Jones.