Non ci posso credere!
Ho avuto un giorno libero di sabato.
Cosa potrei fare oggi? Quasi, quasi, mi faccio un giro al cinema.
Arrivo con discreto anticipo per vedere il sequel di “The Grudge”, la versione americana, anche se di americano ha ben poco, infatti il regista è il giapponese Takashi Shimizu, lo stesso che ha diretto il primo, nonché le due versioni niponniche.
Tra i produttori della pellicola, si segnala il gradito ritorno del signor Sam Raimi, uno che di horror se ne intende.
Dunque, stavo dicendo, …ah sì, …faccio il biglietto e mi accomodo in una poltrona delle ultime file.
Noto con stupore che il pubblico scarseggia, infatti non ho alcun problema a scegliere un posto comodo per me e la mia giacca a vento.
Per ingannare l’attesa, gioco col mio telefono cellulare.
Mancano 5 minuti all’inizio del film, quando una serie indefinibile di uomini delle caverne travestiti da teenager entra in sala creando confusione e trambusto.
Vicino alla mia giacca a vento si siedono in tre, una di loro decide di fare atletica sulla poltroncina, per poi concludere la sua performance ginnica mettendo piedi e relative scarpe sugli schienali della fila davanti alla nostra.
Alla mia destra, invece una quasi tranquilla coppietta di giovini (…plurale di giovine) sceglie un altro approccio per disturbarmi la visione del film, che nel frattempo è iniziato da qualche minuto, ovvero commentare ogni fotogramma che passa sul grande schermo.
Pazienza! C’è chi direbbe che me lo sono andato a cercare, …sabato, pomeriggio, primo spettacolo, gabbie aperte e liberi tutti.
Anyway, il film parte da dove l’avevamo lasciato, e si delinea sin dalle prime scene il destino che colpirà il personaggio interpretato da “Her Majesty”, Sarah Michelle Gellar.
Facciamo la conoscenza della bellezza eterea di Amber Tamblyn, astro nascente del cinema d’oltreoceano, che nella pellicola interpreta la sorella della protagonista.
Il ritmo non è tipico dei “B-Movies” americani, anzi in certi punti sembra quasi annoiare, …e probabilmente lo fa, …forse perché non siamo troppo abituati a lungometraggi dai risvolti psicologici, che attingono dal folclore e dalle leggende orientali.
La pellicola gira intorno a due storie parallele, che si svolgono apparentemente nello stesso momento, senza un filo logico, ma solo alla fine con il più classico dei colpi di scena, comprendiamo tutto.
Non vorrei essere troppo cattivo, ma questo film non mi ha convinto fino in fondo, si dice sempre che il sequel debba sorprendere ancora più del primo, …secondo me, l’ha fatto solo in parte, …ma mi riprometto di rivederlo in condizioni migliori, senza ulteriori sabotaggi o hooligans al seguito, forse quel giorno anche la mia giacca a vento mi ringrazierà.
3 commenti:
Incredibile come anche se in sala ci siano quattro gatti è inevitabile che tendano a fare mucchio (finendo con il disturbarsi a vicenda). Va beh, si deve sopportare.
Adesso mi leggo un altro po' di post.
Ci vediamo al lavoro.
Bye,
Paul della logistica.
Ciao Flavio! E' stata una cosa molto divertente in effetti e altrettanto appagante!
Cmq l'hanno organizzata anche a Torino...ti lascio il link in cui potrai trovare le prossime giornate "free hugs" italiane:
www.abbracciliberi.it
Un abbraccio e grazie della visita al mio blog :-)
Caro Giles, ma come puoi pensare di goderti in santa pace un film di sabato a meno che tu non sia tranquillo e spoltronato in casa tua? La vita non ti ha dunque ancora insegnato tutto? Pazienza, sei giovane (e nella foto che hai messo nel blog sei anche preoccupantemente simil-De Gregori in epoca "aliceguardaigatti")!! Tra parente (si? no?), a me non era nemmeno troppo piaciuto il numero 1 di Buffy a Tokyo... Consiglio!! Dai un occhiata a I GUARDIANI DELLA NOTTE, horror di produzione sovietica dell'anno scorso. E' un piacevole miscuglio di tante cose (da Matrix in giù) ma la cosa che ti piacerà è la citazione della Tua prediletta contro Dracula!! Vedi e dimmi!! A presto!!!
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