Benvenuti nel mio blog! All'interno potrete trovare i miei appunti di viaggio, i miei articoli, le mie esperienze artistiche, umane e professionali. Siete tutti invitati a commentarli e a dare la vostra opinione. Entrate pure, mettetevi comodi, ...servitevi una bibita fresca, magari con un po' di ghiaccio e fate sentire la vostra voce.
giovedì, maggio 24, 2007
Buon compleanno, Claudio & Massimo
Non c'è più religione,...
8-))))
Buon compleanno, Arianna
sabato, maggio 19, 2007
mercoledì, maggio 16, 2007
Un anno vissuto pericolosamente
Vorrei approfittare dell'occasione per ringraziare tutti gli internauti che hanno lasciato un commento sul mio blog, tutti gli amici e le persone che mi vogliono bene, ...e tutti quelli che sono passati da qui, per caso o intenzionalmente.
La comunicazione è a due vie, senza la vostra partecipazione, questo blog non esisterebbe.
Esattamente un anno fa, pubblicavo il mio primo post "Lasciare Pollenzo non è mai facile", il primo di una serie di articoli.
Dopotutto "Ne approfitto per fare un po' di blog" era nato con l'esigenza di trasmettere un messaggio.
Avevo la possibilità di esprimere le mie emozioni attraverso una lavagna virtuale, e penso di esserci riuscito.
E' stato un anno vissuto pericolosamente, perchè è sempre difficile esprimere e difendere le proprie opinioni e la propria indipendenza culturale.
Si apre un nuovo anno, ...sarà fatto di sorprese e probabilmente di molte conferme, ma cercherò sempre di essere il più onesto possibile con me stesso e con gli altri.
That's life.
martedì, maggio 15, 2007
Buon compleanno, Claudia
siamo stati al mare e mi hai preparato i panini con la Nutella,
hai paccato il mio invito al Manhattan,
abbiamo litigato e fatto la pace,
hai cambiato colore dei capelli,
sei stata coerente con te stessa,
e ti sei sempre fatta in quattro,
hai fatto un calendario, ma Max non ti hai mai "cagato",
ti ho dedicato una canzone,
mi hai fatto ridere, ma mi hai anche fatto piangere,
qualche volta mi hai fatto arrabbiare, ma siamo rimasti buoni amici,...
...in fondo in fondo quello che conta e che ci siamo stati e ci siamo ancora, la clessidra scandisce il tempo, ma i ricordi ci aiutano a restare giovani.
Buon compleanno, Claudia.
domenica, maggio 13, 2007
Darshan - Live
Qualche giorno prima, Stefano, il cantante chitarrista del gruppo, mi aveva invitato con un sms, ed io non ci ho pensato due volte, ...ho accettato l'invito e non sono rimasto deluso.
Il concerto è iniziato con due bellissime cover di David Sylvian, "Maria" e "Jean the birdman", per poi proseguire con altri grandi successi dell'indiscusso leader dei Japan e brani di propria produzione, tra i quali spiccavano "Bus race" e senza dubbio la mia preferita "Nuvole a sorpresa", una canzone piuttosto coinvolgente dalle atmosfere solari, impreziosita dalla bravura del fisarmonicista e da tutti gli altri elementi della band.
Alternando ballate in madrelingua e brani famosi come "Nostalgia" e "The scent of Magnolia", i Darshan si congedavano dal loro pubblico discretamente numeroso, con "Every colour you are".
Quasi due ore di musica soft, suonata con sapiente maestria e impegno da parte del gruppo torinese.
Se vi capita di assistere ad un loro concerto, verrete sicuramente rapiti dalla voce di Stefano, molto simile a quella di Sylvian e dagli arrangiamenti ricercati, arricchiti da un ensemble che raramente ho visto negli ultimi tempi, girando per locali.
Complimenti a tutti voi.
"I come back to my home..."
domenica, maggio 06, 2007
Un acquerello nella pioggia - Capitolo 3
Stretta in una maglietta nera che lasciava intravedere le spalle. Con la mano le feci un cenno di saluto, che in mezzo alla folla gremita all’interno della sala della tavola calda, notò con molta difficoltà.
“Ciao Francesco”, mi salutò, stampandomi un bacio sulla guancia.
“Ciao, …come siamo eleganti oggi”, risposi con fare brillante.
“Grazie, sei molto gentile, …scusa il ritardo, è da tanto che aspetti?”
“Don’t worry, …sono arrivato da poco”, le risposi rassicurando il suo ipotizzabile senso di colpa.
“Non so tu, ma io ho una fame che mangerei le gambe di un tavolino”, disse Manuela con tono lievemente pantagruelico.
Perfettamente in tema con l’ora di pranzo, sorrisi alla sua battuta,…ed io, in sintonia con l’atmosfera ribattei: “Allora sarai in buona compagnia, perché anch’io ho una fame da lupi, …ci accomodiamo?”
“Ti seguo a ruota”, rispose Manuela, con altrettanta sintonia.
“Prego da questa parte, madame”, dissi io, sfoggiando il mio savoir-faire e indicandole con la mano un tavolo libero con due sedie, che il mio fido cappotto e la mia sciarpa nel frattempo avevano tenuto occupato.
Finalmente, avevo l’occasione di passare del buontempo con Manuela, infatti incastrare i nostri turni e di conseguenza le nostre pause, era diventato ardimentoso quanto organizzare l’allunaggio dell’Apollo 11.
Non riuscivo a staccarle lo sguardo di dosso, ero come ipnotizzato da quel ciuffo di capelli neri che le scendeva sul viso, nascondendole parte del suo profilo.
“Tu sai già cosa prendere?”, lei mi domandò, ma perso nei miei pensieri, non risposi.
“…Fra?”
“Sì”, esclamai, colto di sorpresa, “Scusa, …ero sovrappensiero”.
“Mi stavo domandando, se avessi già scelto cosa ordinare”, richiese lei.
Scorrendo con lo sguardo i vari tipi di panini, piadine e focaccine che “Panini & Stuzzichini” ci offriva, sentivo crescere dentro di me, quella sensazione adrenalinica che si prova generalmente ad un primo appuntamento, ovvero quel misto di panico saggiamente shakerato con il dovere di essere assolutamente impeccabili.
“Penso che ordinerò un panino Giuliano e una cola”, risposi, con voce ferma.
“Com’è il panino Giuliano?”, domandò Manuela, molto incuriosita.
“Salame ungherese, strisce di formaggio brie, e burro”.
“Mmh, sembra delizioso, …ok, mi hai convinto, …lo prendo anch’io”, confermò lei.
Con il tempismo degno di un orologio svizzero, arrivò il cameriere a prendere le ordinazioni.
“Buongiorno ragazzi, cosa vi porto?”, ci chiese con fare garbato.
Io e Manuela, ci guardammo negli occhi per un istante, giusto il tempo per intenderci su chi di noi dovesse parlare e altrettanto per farci cogliere dall’imbarazzo.
Decisi di fare il galante, prendendo la parola: “Allora, …due panini Giuliano, una cola e … cosa prendi da bere?”
“Per me una mezza naturale, ...possibilmente fuori frigo”, rispose lei, rivolgendosi al cameriere che nel frattempo prendeva appunti su di un taccuino.
“Ok, sarò da voi con le ordinazioni tra pochi minuti, grazie”, replicò il ragazzo congedandosi.
“Francesco, …devo dirti una cosa importante”, disse Manuela, timidamente sottovoce.
“Dimmi”, ribattei con il cuore saltato in gola, quasi ad aspettarmi una svolta.
Barbugliando, sembrò farsi coraggio: “Sai, …non mi è mai successo di prendere l’iniziativa, …e sebbene non mi ritenga una persona molto, …timida, …volevo dirti che sei sempre stato gentile e sensibile nei miei confronti, …e queste, …sono cose che una ragazza, …nota, …con piacere”.
“Son contento”, replicai io.
Un diploma in ragioneria, attestati vari, due anni di scienze politiche e un corso dedicato allo studio delle più approfondite tecniche di vendita in grado di fornirmi il know-how necessario per vendere persino frigoriferi ai pinguini, …e tutto quello che riuscii a dire fu: “Son contento”?!?
“Ti ringrazio, …di cuore”, aggiunsi, tentando di aggiustare il tiro, …ma era presumibile che qualsiasi frase le avessi dato per risposta, l’avrei considerata comunque inappropriata.
“Insomma, …volevo chiederti se ti andrebbe di …”, chiese lei, con titubante inflessione.
Ebbi la percezione che il nostro rapporto si stesse definendo, e catturato da un’irrefrenabile voglia di concludere quella sua frase, proposi a seguire: “Uscire insieme?”
E se avessi sbagliato? …se avessi interpretato male i segnali che mi stava mandando? …e se avessi equivocato? …preso un abbaglio dalle dimensioni cosmiche? …e quindi di conseguenza aver partecipato come miglior attore protagonista ad una delle più storiche figure di merda di tutta l’esistenza, così come la conoscevo?
“... da questa tavola calda”, conclusi, cercando di far meno rumore possibile mentre mi aggrappavo sugli specchi, “… sai com’è, …non si riesce nemmeno a parlare, …e poi non trovi che facc…”
Senza nemmeno farmi terminare la frase, replicò gelidamente: “No, non è quello, …e che mi sto chiedendo per quale motivo non vuoi rispondere al telefono”.
“Quale telefono?”, domandai con stupore.
(I fatti e i personaggi di questa storia sono stati inventati di sana pianta. Ogni riferimento a persone, fatti e luoghi è da ritenersi puramente casuale. Le idee espresse in questo romanzo non rappresentano necessariamente le opinioni dell’autore)
giovedì, maggio 03, 2007
Good morning, Mr. Coltrane
Questo è ciò che la musica significa per me,..."
martedì, maggio 01, 2007
Spiderman 3
Bene, ...il nostro racconto incomincia dall'inizio.
Sono le 14.00, ...spaccando il secondo esco di casa, destinazione: cinema.
E' il primo maggio, aspetto il fidato mezzo pubblico che mi porti in centro, ...fidato un "par di balle", tanto per usare un francesismo, all'orizzonte non si vede nulla, solo nuvoloni grigi che non promettono niente di buono, ...decido a malincuore di farmela a piedi, more or less, tre/quattro tavole di Tuttocittà.
Durante il tragitto, incontro solo extracomunitari, gente di malaffare e scoppiati delle festività, ...il primo italiano lo incrocio a metà del cammino, anche se vestito come Mr. Crocodile Dundee.
Pazienza, ...a due terzi del percorso, i nuvoloni grigi di cui sopra, mi raggiungono e mi investono con la loro rabbia atmosferica.
Ma dal mio zaino, come dal marsupio di Doraemon, tiro fuori il mio ombrello.
Previdente in tutto, ...sbaglio solo scarpe, da ginnastica con la suola da asciutto, ...troppo tardi per tornare ai box e ormai troppo vicino al traguardo.
Con una strategia che avrebbe fatto invidia al miglior Senna, supero le avversità, gli scivoloni e il traffico, ...e arrivo giusto qualche minuto prima della proiezione,...
...faccio il biglietto, mi siedo, ...lo spettacolo comincia.
Da una produzione così, mi devo aspettare grandi scene d'azione e non rimango deluso.
Ritmo, azione, romanticismo, vendetta, perdono, passione, ...sono gli ingredienti di questo stupefacente blockbuster.
Gli effetti speciali sono straordinari, basti vedere l'uomo sabbia o Venom per rendersi conto delle potenzialità.
La storia si ricollega ai due episodi precedenti, infatti per essere coinvolti in Spiderman 3 bisogna assolutamente aver visto i primi due.
La recitazione in lungometraggi di questo spessore non è mai al top, infatti non sono pienamente soddisfatto, ...ma si sa non è tutto oro quel che luccica.
Sam Raimi è un ottimo regista, è riuscito a fondere l'atmosfera fumettistica (impresa sicuramente non facile) con la storia e la passione che circonda l'iconografia dell'Uomo ragno.
Dopo due ore e spingi ininterrotte, esco dal cinecafè (si chiama così) con la convinzione che ho assistito ad uno dei migliori film d'azione di tutti i tempi.
Da non perdere.