martedì, settembre 18, 2007

I Simpson - Il film


4 Pizze.

Parto da casa con discreto anticipo, ma a metà tragitto vengo assalito da quella che si definisce "fame assassina". Sceso dal tram, cerco disperatamente un locale in grado di placare i miei istinti pantagruelici.
Il pizzettaro: finito tutto.
La locanda: spiacenti siamo chiusi, ...alle 14.15 del pomeriggio?
Il bar: abbiamo finito i panini
Lo snack bar vegetariano: abbiamo panini al carciofo, insalate, verze, tramezzini di funghi, ...d'accordo, ma qualcosa di commestibile, no?!?
Persa ogni speranza, entro nel solito cinemone, faccio ingoiare 1 euro e 20 centesimi al distributore automatico sito all'ingresso del multisala, al fine di ottenere dei croccantini al formaggio.

Prendo posto.

Il film è divertentissimo.
Si parte con uno sketch con Grattachecca & Fichetto, poi con la sigla, rivisitata per l'occasione.
Non voglio raccontarvi niente della trama, perchè non voglio rovinarvi l'effetto sorpresa, ...posso solo dirvi che la storia ruota intorno ad un maiale adottato da Homer.
I personaggi ci sono tutti dall'uomo dei fumetti al preside Skinner, da Nelson a Martin, da Montgomery Burns al reverendo Lovejoy, ....insomma proprio, ma proprio tutti.
Non mancano le gags e tutti gli elementi simpsoniani, con cui Matt Groening e i suoi autori ci hanno abituato in questi anni
Spassosissima scena con i Green Day in stile "Orchestrina del Titanic".
I doppiatori italiani sono come sempre sopra le righe, ...penso che gran merito va a loro e alle loro caratterizzazioni.

Dovete assolutamente andarlo a vedere, ma non fate come me, ...andate a vederlo in compagnia.

mercoledì, settembre 12, 2007

Shrek Terzo

Tre pizze e mezza.

Finalmente son riuscito ad andare a vedere la terza fatica di Shrek.
Non mi dilungherò molto, quindi vi dico subito che mi è piaciuto.
Rispetto agli altri due episodi precedenti, si ride meno, ma in compenso si riflette di più.
Non è sempre facile prendersi le proprie responsabilità, qualsiasi cosa tu faccia, ma l'importante è credere, ...in ciò che si fa, ma soprattutto in ciò che si è.
Un elogio all'autostima, e a combattere tutte le battaglie per quanto perse possano sembrare.
La musica la fa da padrone, peccato solo che "Live and let die" di Sir McCartney e signora, sia diventata una canzone funebre.
L'animazione è superba, la storia piuttosto lineare.
Un film da vedere, da portarci la fidanzata, per famiglie, ...insomma un po' per tutti, ...per passare insieme un'ora e mezza di divertimento spensierato e dimenticare gli scleri del lavoro.

L'imperfezione - Il disco

Da oggi, potete ascoltare le nuove tracce dei Desidia su MySpace e acquistare il loro nuovo lavoro sul sito Sound Live.

Non mi resta che augurarvi, ....buon ascolto!

Desidia Sito ufficiale
Desidia My Space
Sound Live

martedì, settembre 11, 2007

L'ultima nota di Joe


Vorrei esprimere il più sincero cordoglio per la scomparsa del tastierista Joe Zawinul.
Le sue note ci mancheranno.

Un caro saluto, Joe.

domenica, settembre 09, 2007

Captivity


2 pizze e mezza.

Domenica pomeriggio al cinema, un po' per dimenticare il logorio della vita moderna, e un po' per smuovermi da casa.
La scelta cade su "Captivity" un thriller firmato Roland Joffe, che segue il filone dei "blasonati": "Hostel" e "Saw".
Sinossi: Jennifer Tree è una famosa modella americana, durante una sera in un locale trendy viene drogata e rapita da un maniaco sadico, dedito alla tortura. Dopo qualche giorno scopre che accanto alla sua cella c'è un uomo, anch'esso caduto nella trappola del rapitore.

E mi fermo qui,...

La partenza è buona, la tensione si taglia a fette.
L'ambientazione è claustrofobica quanto basta, la fotografia scura.
Elisha Cuthbert ragala al personaggio un tocco di sensualità, ma la storia scricchiola e fa acqua da tutte le parti. Si intuiscono subito le intenzioni dello sceneggiatore, il lieto fine è quanto mai scontato, ....nel mezzo un bagno di sangue e corpi maciullati.

Forse era meglio se andavo a vedere "Shrek".

venerdì, settembre 07, 2007

Tempus fugit - 34° atto


Sono diventato vecchio!!!

E' ufficiale, ...me ne sono accorto questa mattina quando mi sono infilato dei calzini grigio-topo assolutamente antifashion.
Me ne sono accorto l'altro giorno quando ho usato il termine: "Di nuova foggia".

Eppure mi ricordo perfettamente quando si giocava a nascondino nella piazza del mio paese o quando si giocava a calcetto fino a quando c'era un filo di luce nel campetto vicino alla chiesa.

La mente è ancora giovane.

Mi sono fatto crescere la barba probabilmente per nascondermi, o forse soltanto per paura, ...la paura di crescere.
Non voglio essere Peter Pan, non intendo vivere nell'isola che non c'è, ...ma vorrei tanto che i miei sogni si avverassero, ...non perchè li meriti, ma perchè ne ho bisogno, ...per dimostrare a me stesso che non ho passato un altro anno inutilmente alla ricerca del Santo Graal e di chissà quale mistica pietra preziosa.

In bilico tra illusione e realtà.

Soffio 34 candeline sulla mia torta, ...e mi preparo ad assaggiare nuovi giorni e nuove esperienze, nella speranza che mi facciano crescere, ma con il cuore di quel ragazzo che giocava a nascondino e a calcetto,...

...fino a quando c'era un filo di luce.

martedì, settembre 04, 2007

Desidia - L'imperfezione


L’imperfezione come elemento costitutivo della natura dell’uomo si presenta in vesti diverse generando uno stato di insoddisfazione e di consapevolezza. A questa azione corrisponde una reazione. Così l’animale imperfetto si contorce nel suo pensiero dando origine alla paranoia, all’auto-eliminazione, alla celebrazione del sé al di sopra di tutto. Ma può anche trovare la forza per capire

In questo modo inizia il viaggio nel nuovo bellissimo disco dei Desidia, il gruppo musicale torinese con cui ho avuto il piacere di collaborare ad inizio anno.
Un percorso durato svariati anni, alla ricerca di buone ispirazioni e nuove sonorità.


Violet

Il primo brano fa capire subito all’ascoltatore lo stile elettrico, aggressivo dei Desidia, a sottolineare la probabile storia di un amore finito, scivolato nell’oblio. L’arrangiamento sulle prime potrebbe sembrare ruvido, invece si può notare l’accuratezza delle diverse parti di chitarra e dei virtuosismi vocali del cantante Max Testaquatra. Buona partenza.


Magnolia

Questo brano è nato durante le prime sessioni di prova con loro.
Nelle strofe di sottofondo si può sentire il suono decadente del mio pianoforte e gli attenti incastri di chitarra, batteria e basso, …la base ritmica la fa da padrone, innalzando il tema sul ritornello.
E’ stato un lavoro corale, in cui tutti i musicisti hanno inserito la loro esperienza e la loro professionalità. Max e il chitarrista Corrado Falletti ai cori, regalano un crescendo al pezzo, fino alla chiusura di chitarra elettrica.
All’interno della canzone si cita Cesare Pavese, uno degli autori piemontesi più conosciuti.


Gotica e lunatica

Ballata più soft, …per spezzare un po’.
Il brano echeggia sonorità anni ’70, alla Led Zeppelin, se mi viene consentito il paragone.
Le chitarre di Corrado e Andrea Quaglino, si intersecano, sembrano quasi duellare, ma è in realtà è solo un’illusione, mentre il basso di Davide Angeleri fluisce ordinato, scortato da una batteria non troppo invadente.


L’aquilone

Seconda ballata, con suono di organo Hammond di tappeto. Nel ritornello la canzone sale di intensità, le chitarre si fanno più rugose, seppur dando l’impressione di restare dentro i margini.
Musicalmente parlando la strofa può ricordare “One headlight” dei Wallflowers.
Mi avete riconosciuto alle tastiere?


Il male

Inizio di basso elettrico, atmosfere alla Red Hot Chili Pepper.
Esplosione di chitarre e voci.
Ritorno di incastri basso-batteria, chitarra e voce.
Nuova esplosione.
Uno dei brani più complessi dal punto di vista dell’arrangiamento.
Il disco entra nel vivo e la ricerca delle armonizzazioni valorizza ancor di più l’ottimo lavoro dei componenti del gruppo.
“Il male” è un brano sanguigno, deflagrante, dall’impatto prorompente.


L’imperfezione

Perfetto.
In questa canzone succede quello che non ti aspetti da un gruppo rock, ovvero un’ouverture di chitarra acustica, pianoforte, violoncello e violino.
Il brano è dolce, delicato, sottile.
La batteria elettronica e i loop gli donano un suono più sintetico, ma si rivelano una scelta azzeccata.
Finale con chitarra elettrica che improvvisa un assolo “smooth jazz” che va a contrapporsi al ritmo lento imposto dalla canzone.
Grandioso.

Libera il tuo re


Ritorniamo al rock.
L’inizio può ricordare il brano precedente, ma si evince immediatamente la linea strutturale della settima traccia, …decisamente più dura e robusta.
Le chitarre di Corrado e Andrea dominano l’intera canzone, …cattive quanto basta.
Il sound è energico, deciso, …e il testo lo è altrettanto.
Chiusura con un crescendo di chitarre che fanno da preludio ad un finale di pianoforte, che richiama il tema.
Adoro questo brano, non solo perché i Desidia hanno inserito quasi a sorpresa una mia improvvisazione di pianoforte, ma soprattutto per l’intensità emotiva che questa canzone sa regalarmi.

Strega

Splendida canzone.
La chitarra di Giampiero Barbera è morbida, l’atmosfera quasi nostalgica.
L’arrangiamento è spartano, chitarra e voce, ma il brano risulta completo, pieno di emozioni, …per realizzare una bella canzone, basta un’idea buona e semplicemente, …portarla avanti.
Uno dei miei brani preferiti.


Nudacrudele

Per concludere, i Desidia, decidono di chiudere come avevano iniziato.
“Nudacrudele”, scritto tutto attaccato, è una canzone che rispecchia la tecnica dei cinque musicisti piemontesi e tutto il loro talento, …talento che si può riconoscere nelle loro esibizioni live.
Puramente rock italiano, semplicità, energia, vitalità.



Tutto il loro lavoro è stato impreziosito dall’inserimento di ospiti speciali, i quali non solo hanno portato le loro conoscenze e la loro passionalità, ma hanno potuto contribuire in modo efficace alla buona riuscita di questo disco aggiungendo nuova acustica.

La grafica del cd è meravigliosa, un lavoro professionale realizzato dal front-man Max Testaquatra.
Citazioni di poeti famosi accompagnano i testi delle canzoni nel libretto interno.

Un lavoro da ascoltare, da vivere, da vedere e da leggere, …a 360 gradi.


Desidia

Testaquatra: Voce e cori
Davide Angeleri. Basso elettrico
Corrado Falletti: Chitarra ritmica e cori
Andrea Quaglino: Chitarra solista e ritmica
Fabrizio Pedico: Batteria


Ospiti

Giampiero Barbera: Chitarra acustica in “Strega”
Carlo Leccioli: Violoncello in “L’imperfezione”
Daria Pisanu: Violino in “L’imperfezione”
Antonino Pisanu: Pianoforte in “L’imperfezione”
Flavio: Pianoforte e tastiere in “Magnolia”, “Libera il tuo re” e “L’aquilone”
Luca Moi: Programmazione e loop