venerdì, settembre 07, 2007

Tempus fugit - 34° atto


Sono diventato vecchio!!!

E' ufficiale, ...me ne sono accorto questa mattina quando mi sono infilato dei calzini grigio-topo assolutamente antifashion.
Me ne sono accorto l'altro giorno quando ho usato il termine: "Di nuova foggia".

Eppure mi ricordo perfettamente quando si giocava a nascondino nella piazza del mio paese o quando si giocava a calcetto fino a quando c'era un filo di luce nel campetto vicino alla chiesa.

La mente è ancora giovane.

Mi sono fatto crescere la barba probabilmente per nascondermi, o forse soltanto per paura, ...la paura di crescere.
Non voglio essere Peter Pan, non intendo vivere nell'isola che non c'è, ...ma vorrei tanto che i miei sogni si avverassero, ...non perchè li meriti, ma perchè ne ho bisogno, ...per dimostrare a me stesso che non ho passato un altro anno inutilmente alla ricerca del Santo Graal e di chissà quale mistica pietra preziosa.

In bilico tra illusione e realtà.

Soffio 34 candeline sulla mia torta, ...e mi preparo ad assaggiare nuovi giorni e nuove esperienze, nella speranza che mi facciano crescere, ma con il cuore di quel ragazzo che giocava a nascondino e a calcetto,...

...fino a quando c'era un filo di luce.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Innanzitutto, una candelina in più non invecchia, semmai rende la vita più luminosa!
Io mi rendo conto di essere "vecchio" - la parola migliore sarebbe maturato - da quando, per sempio, non ho più voglia di sbattermi dentro una discoteca e aspettare l'una e mezza di notte per poter ballare (saltare è meglio) con le musiche più belle! Eppure a me piace "ballare", ma chi me lo fa fare a quelle condizioni? Preferisco stare in compagnia di buoni amici, magari a guardare un film e poi commentarlo e riderci su, oppure a fare una festa tra di noi, all'ora che vogliamo noi, al volume che vogliamo noi, con le musiche che vogliamo senza pagare le drikcard e fare i fighetti e arrivare in coppia se no rischi di non entrare, ecc, ecc. Invece mi rendo conto di essere vecchio quando vedo che non riesco a fare degli esercizi fisici come facevo una volta, è come se mi stancassi subito, eppure mi ricordo che correvo, saltavo, ero molto più attivo di adesso. Ho anche io tanti ricordi di giochi, di scuola, ma mi sembra di non aver vissuto pienamente la mia infanzia e la mia adolescenza, specialmente in compagnia di coetanei. Mi sembra che manchi qualcosa, tra cui anche le esperienze amorose. Ci sono cose che vorrei recuperare adesso, ma mi rendo conto che forse sarei ridicolo. Di negativo c'è che forse a trent'anni ho ancora paura e faccio molta fatica a prendermi delle responsbilità importanti, e questo non va per niente bene. Vedremo col tempo, magari anche per l'amore... senza perdere troppo tempo... ma senza bruciare il tempo...
Comunque tanti auguri... e non facciamoci troppi pensieri malati...

Paul ha detto...

Grande cena ieri sera. Grande Flavio. E grande anche il costume di Borat (anzi, come ha detto quel ragazzo in via garibaldi, il costume DI Borat, neanche lo avessimo rubato a lui in persona...). Ad ogni buon conto, anche questo anno è archiviato, ne inizia uno pieno di speranza e sogni e buoni propositi. Speriamo si avverino.
Auguri di nuovo.
See you

Anonimo ha detto...

Ciao Flavio, ciao Paul!
Bella serata ieri.
Ma anche io voglio il custume di Borat (a proposito: il tizio in via Garibaldi ha detto "VESTITO" di Borat).
Comunque la prox volta, magari, si organizza anche per una ballatina (possibilmente con commercialona pataccona che diverte molto di più)
ANCORA AUGURI FLAVIO, E CHE TUTTI I TUOI DESIDERI E SPERANZE SI REALIZZINO!;-)