Anch’io come ben sapete mi sono iscritto a Facebook, …e devo confessarvi che l’ho fatto seguendo la corrente, la moda del momento, …incuriosito dal sito e dalle potenzialità della piattaforma.
Grazie a tutto questo ho potuto riallacciare vecchie amicizie e consolidarne alcune che credevo in crisi o addirittura perdute, …ma soprattutto ho potuto restare in contatto con amici geograficamente lontani.
Facebook – Diavolo o Acquasanta?
La ricerca di un’amicizia “informatica” ha una doppia faccia, come una moneta, come Harvey Dent (qui ci vuole un po’ di cultura fumettistica) da un lato abbiamo il piacere di conoscere una persona con gli stessi nostri gusti, qualunque essi siano, …dall’altra abbiamo la possibile crescita sostanziale di una delusione generata dall’illusione che ci siamo costruiti intorno nel caso in cui il nostro rapporto di “amicizia” venga meno.
Come nella vita normale, …aggiungerei io.
Per semplicità alcune persone hanno accostato i loro sentimenti all’interno di una scatola tecnologica e hanno trasformato in digitale le loro coscienze, perdendone i sapori, i gusti nonché gli odori di una sana relazione.
Questo è sbagliato!!!
Il mezzo non è sbagliato, semmai come viene utilizzato.
Inizialmente ho conosciuto diverse persone sui blog, …raccontare la mia vita quotidiana, mi ha permesso di condividere umori ed emozioni, …consentendomi di confrontarmi con loro.
Un diario personale fatto di zero ed uno.
Ho conosciuto persone con gli stessi miei gusti, e mi sono guadagnato la loro fiducia con rispetto cortesia, imparando ad ascoltare, …ma anche a restituire il favore.
Non ho mai dimenticato gli amici in carne ed ossa, …ma ho sempre cercato anche se con riguardoso sforzo di mantenere un legame con tutti quanti.
Alcune amicizie prevalgono, …mi sembra giusto e doveroso, …anche se personalmente non mi è mai piaciuto fare classifiche.
Diventare fan di qualche personaggio famoso su Facebook, vuol dire tenersi aggiornati sulla sua carriera, …essendo uno sportivo ed un cinefilo (e non un cinofilo come sta cercando di convincermi il correttore automatico di Microsoft Word), questi comunicati possono tornare utili.
La creazione di gruppi si è moltiplicata a macchia d’olio, ma sono stati creati al fine unico di creare aggregazione, …con la complicità di condivisione di idee e pensieri comuni.
La comodità nasce quando si crea un evento, perché grazie a questa piattaforma è possibile avvertire il popolo internauta di uno spettacolo, di una festa o di un’importante ricorrenza, con pochi click di mouse.
La comunicazione globale, infatti si fa forte grazie ad applicazioni di questa categoria, in grado di raggiungere il proprio obiettivo con costi quasi pari a zero.
Quando si crea così tanta comunicazione si crea altresì tanta incomunicazione, …per ogni forza, ne esiste una di uguale valore ma contraria.
Commentare a sproposito o commentare qualunque scritto si veda passare sotto gli occhi, può essere valutato in maniera differente a seconda delle variabili.
Il giusto equilibrio potrebbe essere la soluzione.
Purtroppo l’ironia e la battuta, nonostante siano in grado di essere scritte in buona fede, potrebbero essere male interpretate, e dare adito ad equivoci, supportate dal fatto che la scrittura non permette di utilizzare un tono.
Qualcuno potrebbe dire che esistono le “emoticons”, …ma non è la stessa cosa.
La critica, allo stesso modo e con la medesima misura, può essere espressa liberamente, ma senza i relativi parametri per non equivocarla si rischia di ricevere un’amara delusione.
Le falsità e le ipocrisie ci sono e ci saranno sempre a tutti i livelli della nostra vita, …ma dovremmo imparare a conviverci, reagendo quando ci toccano e ci fanno male, …ma ricordando con rispetto che la vita stessa è conoscenza, confronto, e libertà di poter scegliere, …sbagliando a volte,...
…ed essere fieri di poterlo ammettere.
1 commento:
Ciao!!
Questo argomento è sempre molto interessante e anche contorto da affrontare, se vogliamo :)
Premetto che non ho nulla contro Msn e compagnia bella (lo uso continuamente per comunicare)e non nutro astio nei confronti di Facebook, anzi, ognuno è liberissimo di usarlo e trarne i benefici. L'unica cosa che mi trattiene dall'iscrivermi e l'avere nome e cognome associabilissimi ad una mia foto...sentirei la mia privacy leggermente auto-violata. Anche leggere il "contratto" che ti lega al social network mi fa un po' rabbrividire...Ovviamente ci sono i pro e i contro come in tutte le cose, gli estremi che non andrebbero toccati, ma basta essere equilibrati.
Continuerò sempre a sostenere che il blog è il mezzo migliore per comunicare con amici e non!Sarà che ho sempre tenuto un diario...
Baci baci!!
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