martedì, settembre 04, 2007

Desidia - L'imperfezione


L’imperfezione come elemento costitutivo della natura dell’uomo si presenta in vesti diverse generando uno stato di insoddisfazione e di consapevolezza. A questa azione corrisponde una reazione. Così l’animale imperfetto si contorce nel suo pensiero dando origine alla paranoia, all’auto-eliminazione, alla celebrazione del sé al di sopra di tutto. Ma può anche trovare la forza per capire

In questo modo inizia il viaggio nel nuovo bellissimo disco dei Desidia, il gruppo musicale torinese con cui ho avuto il piacere di collaborare ad inizio anno.
Un percorso durato svariati anni, alla ricerca di buone ispirazioni e nuove sonorità.


Violet

Il primo brano fa capire subito all’ascoltatore lo stile elettrico, aggressivo dei Desidia, a sottolineare la probabile storia di un amore finito, scivolato nell’oblio. L’arrangiamento sulle prime potrebbe sembrare ruvido, invece si può notare l’accuratezza delle diverse parti di chitarra e dei virtuosismi vocali del cantante Max Testaquatra. Buona partenza.


Magnolia

Questo brano è nato durante le prime sessioni di prova con loro.
Nelle strofe di sottofondo si può sentire il suono decadente del mio pianoforte e gli attenti incastri di chitarra, batteria e basso, …la base ritmica la fa da padrone, innalzando il tema sul ritornello.
E’ stato un lavoro corale, in cui tutti i musicisti hanno inserito la loro esperienza e la loro professionalità. Max e il chitarrista Corrado Falletti ai cori, regalano un crescendo al pezzo, fino alla chiusura di chitarra elettrica.
All’interno della canzone si cita Cesare Pavese, uno degli autori piemontesi più conosciuti.


Gotica e lunatica

Ballata più soft, …per spezzare un po’.
Il brano echeggia sonorità anni ’70, alla Led Zeppelin, se mi viene consentito il paragone.
Le chitarre di Corrado e Andrea Quaglino, si intersecano, sembrano quasi duellare, ma è in realtà è solo un’illusione, mentre il basso di Davide Angeleri fluisce ordinato, scortato da una batteria non troppo invadente.


L’aquilone

Seconda ballata, con suono di organo Hammond di tappeto. Nel ritornello la canzone sale di intensità, le chitarre si fanno più rugose, seppur dando l’impressione di restare dentro i margini.
Musicalmente parlando la strofa può ricordare “One headlight” dei Wallflowers.
Mi avete riconosciuto alle tastiere?


Il male

Inizio di basso elettrico, atmosfere alla Red Hot Chili Pepper.
Esplosione di chitarre e voci.
Ritorno di incastri basso-batteria, chitarra e voce.
Nuova esplosione.
Uno dei brani più complessi dal punto di vista dell’arrangiamento.
Il disco entra nel vivo e la ricerca delle armonizzazioni valorizza ancor di più l’ottimo lavoro dei componenti del gruppo.
“Il male” è un brano sanguigno, deflagrante, dall’impatto prorompente.


L’imperfezione

Perfetto.
In questa canzone succede quello che non ti aspetti da un gruppo rock, ovvero un’ouverture di chitarra acustica, pianoforte, violoncello e violino.
Il brano è dolce, delicato, sottile.
La batteria elettronica e i loop gli donano un suono più sintetico, ma si rivelano una scelta azzeccata.
Finale con chitarra elettrica che improvvisa un assolo “smooth jazz” che va a contrapporsi al ritmo lento imposto dalla canzone.
Grandioso.

Libera il tuo re


Ritorniamo al rock.
L’inizio può ricordare il brano precedente, ma si evince immediatamente la linea strutturale della settima traccia, …decisamente più dura e robusta.
Le chitarre di Corrado e Andrea dominano l’intera canzone, …cattive quanto basta.
Il sound è energico, deciso, …e il testo lo è altrettanto.
Chiusura con un crescendo di chitarre che fanno da preludio ad un finale di pianoforte, che richiama il tema.
Adoro questo brano, non solo perché i Desidia hanno inserito quasi a sorpresa una mia improvvisazione di pianoforte, ma soprattutto per l’intensità emotiva che questa canzone sa regalarmi.

Strega

Splendida canzone.
La chitarra di Giampiero Barbera è morbida, l’atmosfera quasi nostalgica.
L’arrangiamento è spartano, chitarra e voce, ma il brano risulta completo, pieno di emozioni, …per realizzare una bella canzone, basta un’idea buona e semplicemente, …portarla avanti.
Uno dei miei brani preferiti.


Nudacrudele

Per concludere, i Desidia, decidono di chiudere come avevano iniziato.
“Nudacrudele”, scritto tutto attaccato, è una canzone che rispecchia la tecnica dei cinque musicisti piemontesi e tutto il loro talento, …talento che si può riconoscere nelle loro esibizioni live.
Puramente rock italiano, semplicità, energia, vitalità.



Tutto il loro lavoro è stato impreziosito dall’inserimento di ospiti speciali, i quali non solo hanno portato le loro conoscenze e la loro passionalità, ma hanno potuto contribuire in modo efficace alla buona riuscita di questo disco aggiungendo nuova acustica.

La grafica del cd è meravigliosa, un lavoro professionale realizzato dal front-man Max Testaquatra.
Citazioni di poeti famosi accompagnano i testi delle canzoni nel libretto interno.

Un lavoro da ascoltare, da vivere, da vedere e da leggere, …a 360 gradi.


Desidia

Testaquatra: Voce e cori
Davide Angeleri. Basso elettrico
Corrado Falletti: Chitarra ritmica e cori
Andrea Quaglino: Chitarra solista e ritmica
Fabrizio Pedico: Batteria


Ospiti

Giampiero Barbera: Chitarra acustica in “Strega”
Carlo Leccioli: Violoncello in “L’imperfezione”
Daria Pisanu: Violino in “L’imperfezione”
Antonino Pisanu: Pianoforte in “L’imperfezione”
Flavio: Pianoforte e tastiere in “Magnolia”, “Libera il tuo re” e “L’aquilone”
Luca Moi: Programmazione e loop

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Chapeau.....

Max

Paul ha detto...

Vorrei fare uno dei miei commenti brillanti ma non ne ho la forza morale. Per cui mi limiterò a un veloce saluto. Veloca saluto.
See you