Ieri alla Sala 2 del Cinema Massimo di Torino, in occasione di Anteprima Spazio Torino, ho assistito alla proiezione del cortometraggio “Effetto Masca” dell’autore e regista Pietro Giau.
Un racconto sulle masche, ovvero le fattucchiere dell’era moderna, narrato dagli stessi personaggi, talvolta in senso ironico e beffardo.
Una panoramica dell’universo, strizzando l’occhio alla magia, all’occulto e alle leggende popolari.
Ambientato negli splendidi paesaggi delle Langhe, “Effetto Masca”, è un film breve, realizzato con svariate idee che attingono dal teatro d’avanguardia, ...dalle atmosfere cupe, ma non troppo.
Personalmente ho trovato la prima parte un po’ lenta, ma è nella seconda parte che l’autore ci regala il meglio delle sue invenzioni creative.
La scelta delle canzoni che fanno da sottofondo al corto, spaziano dal jazz, alla dance, passando per il rock italiano, …si potrebbe dire una colonna sonora per tutti i gusti.
La mia “stellina” Nathalie interpreta la parte di una ballerina, che danza sinuosa su di un palco, accompagnata da una banda di paese.
Anche la mia amica Noemi appare in un cameo, in una delle scene più gradevoli del film.
Non deve essere stato facile per Pietro Giau “deus ex machina” di questo cortometraggio, mettere insieme tutti i pezzi, ma l’ambizione è il primo segno che porta verso la strada del successo.
In bocca al lupo.
Un racconto sulle masche, ovvero le fattucchiere dell’era moderna, narrato dagli stessi personaggi, talvolta in senso ironico e beffardo.
Una panoramica dell’universo, strizzando l’occhio alla magia, all’occulto e alle leggende popolari.
Ambientato negli splendidi paesaggi delle Langhe, “Effetto Masca”, è un film breve, realizzato con svariate idee che attingono dal teatro d’avanguardia, ...dalle atmosfere cupe, ma non troppo.
Personalmente ho trovato la prima parte un po’ lenta, ma è nella seconda parte che l’autore ci regala il meglio delle sue invenzioni creative.
La scelta delle canzoni che fanno da sottofondo al corto, spaziano dal jazz, alla dance, passando per il rock italiano, …si potrebbe dire una colonna sonora per tutti i gusti.
La mia “stellina” Nathalie interpreta la parte di una ballerina, che danza sinuosa su di un palco, accompagnata da una banda di paese.
Anche la mia amica Noemi appare in un cameo, in una delle scene più gradevoli del film.
Non deve essere stato facile per Pietro Giau “deus ex machina” di questo cortometraggio, mettere insieme tutti i pezzi, ma l’ambizione è il primo segno che porta verso la strada del successo.
In bocca al lupo.
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