martedì, ottobre 17, 2006

Un acquerello nella pioggia - Capitolo 1

Fuori per strada stava imperversando il giovepluvio, e lei aveva tutta l’aria di una ragazza che stesse aspettando qualcuno, o qualcosa, ...nel guardandosi attorno, si accese una sigaretta, …sembrava triste, …ma non avevo il coraggio di chiederle come stava, perchè con molta probabilità mi avrebbe mentito, …non perchè fosse un'abile simulatrice, ma per un’inerzia verbale, che ti fa rispondere: “Bene!”, anche quando la vita ti prende a calci nel culo. Prima di andare via, si voltò rivolgendomi un cenno di saluto, ed io gentilmente, ricambiai. Al termine del porticato che immetteva nella strada d’angolo, si fermò, …quasi a contemplare le nuvole grigie nel cielo di Torino, aprì il suo ombrello, di un verde quasi abbagliante, si aggiustò sulla testa il cappuccio del suo giaccone, girò l’angolo e se ne andò.

Malgrado tutto, ero stranamente felice, ...perchè sapevo che l'avrei rivista, ...ancora.



(I fatti e i personaggi di questa storia sono stati inventati di sana pianta. Ogni riferimento a persone, fatti e luoghi è da ritenersi puramente casuale. Le idee espresse in questo romanzo non rappresentano necessariamente le opinioni dell’autore)

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