Benvenuti nel mio blog! All'interno potrete trovare i miei appunti di viaggio, i miei articoli, le mie esperienze artistiche, umane e professionali. Siete tutti invitati a commentarli e a dare la vostra opinione. Entrate pure, mettetevi comodi, ...servitevi una bibita fresca, magari con un po' di ghiaccio e fate sentire la vostra voce.
venerdì, agosto 31, 2007
Buon complenno, Sergio
Tanti auguri, al mio idolo, al mio musicista preferito, alla mia fonte di ispirazione, ....
Di cuore e musica.
mercoledì, agosto 29, 2007
Back to school
E lo dico con immensa gioia.
Io e Roberto abbiamo trascorso quattro anni delle superiori insieme.
Un giorno di sciopero, tanti anni fa, (credo fosse il 1987) mi prestò i soldi per comprare il primo spartito di Sergio Caputo, ...la mia ferma determinazione di imparare a suonare il pianoforte fece il resto.
Al sabato pomeriggio, ci vedevamo con regolarità per strimpellare insieme (lui è un bravo chitarrista) e sgranocchiare una pizza sotto casa.
Ritrovarsi a distanza di anni e far musica di nuovo insieme è stato emozionante.
De Gregori, Fossati, Caputo, Pino Daniele, ...i classici della musica italiana, i nostri preferiti, son passati dalle nostre dita arruginite dal tempo, ma non dai ricordi.
Abbiamo ripreso le nostre canzoni, ...quelle che abbiamo scritto quando avevamo svariati sogni ed un cassetto abbastanza grande per tenerli dentro tutti.
E' stato come, ...ritornare a scuola,...
...e mi sono divertito.
martedì, agosto 28, 2007
Hush
Vorrei rendere omaggio a questo incredibile show con una divertentissima clip.
Storia: Alcuni mostri chiamati "I gentiluomini" arrivano a Sunnydale.
Grazie ad un incantesimo rubano la voce a tutti, riducendo al silenzio l'intera cittadina. I demoni, non sono altro che "mostri delle fiabe" alla ricerca di sette cuori.
Nella seguente clip, l'osservatore della cacciatrice di vampiri, il signor Giles, ...spiega ai suoi ragazzi, chi sono "I gentiluomini" e come possono essere eliminati.
Buffy The Vampire Slayer - Hush - 4.10
Aperitivo in centro
Insieme a lui, due suoi amici: Stefano (il quale ho avuto il piacere di conoscere qualche pomeriggio fa) e Guido.
L'obiettivo della serata era chiaramente rilassarci, bere un aperitivo e sparare stronzate a profusione.
Dopo un primo interrogativo sul da farsi, decidevamo di accamparci in un locale sotto i portici di Via Po.
I temi della serata sono stati molteplici, ...ma a tener banco: "Le ragazze, ...vita, storie e figure di merda".
L'atmosfera gioviale lasciava intendere che sarebbe stata una gradevole serata.
Un paio di Negroni, un Mojito e un frappè al cioccolato dopo, ci alzavamo per dirigerci in un secondo locale, questa volta nella nostra bellissima Piazza Vittorio Veneto.
Altro giro di aperitivi e altre storie piratesche per tenera viva l'attenzione, in una serata torinese particolarmente calda e umida.
Come sempre ho sbagliato a vestirmi, con strati e substrati di t-shirt, camicia e giacca.
Chi aveva detto che l'estate era finita?
domenica, agosto 26, 2007
sabato, agosto 25, 2007
Presagi
Con quella strana sensazione in circolo, sono andato a lavorare.
Come volevasi dimostrare, anche se mi sentivo vivo e scalciante (come cantavano le "Menti Semplici") tutto ha girato per il verso sbagliato.
Insomma, ...è stato come pedalare sul Pordoi.
Sono arrivato al traguardo, ...anche se col fiato grosso.
Perchè l'importante è arrivare e superare gli ostacoli, uno per volta, ...nemmeno fossi ad una puntata di "Giochi senza frontiere".
...con ardimentoso coraggio,
...senza "aiutini" da casa, o "fil rouge" che tengano.
martedì, agosto 21, 2007
domenica, agosto 19, 2007
Ritornare
Quest'anno, non son riuscito ad organizzare nulla di eclatante, ...le finanze non lo permettevano, ciò nonostante mi son riposato, dedicando tutto me stesso al tempo libero.
Ora mi aspetta un ritorno al lavoro con i fiocchi, nel senso che ci sarà da sgobbare.
Mi toccherà prepararmi spiritualmente per affrontare il prossimo Natale, ...che pare lontano ma è solo un'illusione.
Ma prima di tutto questo, mi godo gli ultimi giorni da "uomo libero". 8-P
Ieri sera, i miei amici Claudione e Vera sono venuti a Torino a farmi visita. Ci siamo fatti una passeggiata in Via Roma, e abbiamo consumato un aperitivo in un rinomato bar del centro, ridendo e scherzando dei vecchitempi.
Dopodichè, abbiamo fatto tappa in un famigerato ristorante argentino del Quadrilatero Romano.
Abbiamo mangiato: empanadas di carne (una sorta di fagottino ripieno di carne e/o verdura), bocadillo (un cubetto di frittata di verdure), bife de chorizo (sottofiletto di carne con contorno di insalata verde con pomodori, melanzane e zucchine grigliate, patatine fritte), spiedini di carne, e dulcis in fundo flan con dulce de leche (un dolce con crema caramellata).
Tre caffè per concludere.
Il ritorno all'automobile di Claudione è stato lento ma cadenzato, ...la notte era un dirigibile che ci portava via.
giovedì, agosto 16, 2007
Elvis has left the building...
Little Joe was blowin' on the slide trombone.
The drummer boy from Illinois went crash, boom, bang,
The whole rhythm section was the purple gang.
Let's rock, everybody, let's rock.
Everybody in the whole cell block
Was dancin' to the jailhouse rock..."
- Elvis Presley - Jailhouse rock -
Parola di re.
sabato, agosto 11, 2007
Happy ending
In special modo vorrei dire che è stato un vero piacere lavorare con voi, ...nonostante gli alti e bassi del nostro amato mestiere, posso tranquillamente affermare che la vostra professionalità è stata importantissima per me e mi auguro di farne tesoro.
Egoisticamente parlando mi spiace lasciarvi, ma sono convinto che darete il meglio.
A tutti coloro che sono stati amici onesti e rispettosi nei miei riguardi, va il mio più grosso in bocca al lupo.
Take care.
venerdì, agosto 10, 2007
Auguri al fratellone
Un felice augurio di buon compleanno a mio fratello, che quest'anno compie la bellezza di 42 anni.
Sappiamo tutti che "42" è la risposta definitiva alla domanda sulla vita, l'Universo e tutto quanto. (Parola di Douglas Adams)
Ancora tanti auguri.
Take care of yourself.
(Fotografia: tratta dal sito www.atticavenere.com)
giovedì, agosto 09, 2007
Tour sulla metropolitana
E' metà mattina quando mi arriva un sms sul cellulare: "Parto".
Si tratta del mio amico Massimo, ...tempo un'ora scarsa arriva a casa mia, con l'aria di chi si è svegliato da 5 minuti.
Il tempo di accomodarsi, di usare il mio bagno, vedere qualche dvd e scambiare qualche battuta divertente, ...poi si parte alla ricerca di un parcheggio e di un buon ristorante.
La scelta cade su di un ristorante-pizzeria sito nel centro di Torino, famoso per le sue specialità a base di pesce.
Cozze alla tarantina, orecchiette e pennette primavera, ...tutto gustoso e abbondante, ...il prezzo tutto sommato più che onesto.
Felici e belli pieni, decidiamo di spostarci in un locale limitrofo, al fine di assaggiare un buon caffè.
"Non sono mai stato sulla metropolitana di Torino", mi dice Massimo, ...così colgo l'occasione, (nemmeno io sono un habituè di questo mezzo di trasporto) e gli propongo un tour sulla nostra metro.
Stazione Principi d'Acaja - Stazione Marche
Il mio amico sale sul vagone e rimane "piacevolmente" colpito dal fatto che la nostra metro non ha il guidatore.
Un po' di shopping non guasta mai, purchè sia accompagnato da una birretta e da un panino prosciutto e formaggio, ...che è la morte sua.
Stazione Marche - Stazione Principi d'Acaja
Ritorniamo alla macchina, saggiamente parcheggiata lungo il controviale di C.so Francia e facciamo ritorno a casa mia, sotto una leggera pioggia.
Un velocissimo saluto, mi congeda da lui e da questa giornata autoctona, fatta di semplicità, di amicizia (alla faccia di chi mi fa le critiche costruttive, ...come le chiama lui) e di sana allegria.
martedì, agosto 07, 2007
Buon compleanno, Vera
E' giusto celebrare questo momento, con allegria e gioia.
Tanti auguri, Vera, ...affinchè tu possa realizzare tutti i tuoi sogni.
Bem vindo, Tiago
lunedì, agosto 06, 2007
Un acquerello nella pioggia - Capitolo 4 (Parte prima)
“Ehi, …si può sapere perché non rispondi al telefono?”, tuonò Alessandro, il responsabile del Notorious.
All’improvviso mi ritrovai tra gli scaffali del negozio in cui prestavo degno servizio, dietro al bancone e ad un tiro di sputo dal telefono ringhiante.
“Allora?” rimbrottò Alessandro insistendo.
Immediatamente allungai un braccio, tirai su la cornetta e con voce un po’ impastata risposi gentilmente: “Notorious buongiorno, sono Francesco”.
In quel preciso istante, ritornai al presente,…
Avevo immaginato tutto, come in un sogno ad occhi aperti, eppure così tangibile.
“No, mi dispiace l’abbiamo terminato, …dovrebbe però arrivare la prossima settimana”, risposi al cliente all’altro capo del telefono, anche se cosa mi domandò, rimane ancora un mistero.
“Buona giornata, anche a lei”, conclusi congedandomi.
Piuttosto scombussolato dal brusco risveglio alla realtà, dovetti sorbirmi il predicozzo del mio responsabile, il quale nel frattempo era intento ad osservare la scena.
“Si può sapere che cosa ti prende? Sei distratto, …svagato, sovrappensiero, …e nonostante ciò, hai avuto persino la presunzione di chiedere un cambio turno…”, disse con tono arrabbiato “…questo tuo comportamento non mi piace affatto”.
Qualcuno avrebbe definito Alessandro Bestini, il tipico ragazzo che si era fatto da solo.
Diplomato con il minimo dei voti, era riuscito ad ottenere la responsabilità del Notorious mescolando una buona dose di slealtà, demerito e fallacia.
Noi tutti lo odiavamo, …universalmente, senza riserve, …registratore di cassa compreso.
Lo lasciai sbollire, poi raccolti i miei pensieri gli risposi in modo apparentemente amichevole ed ironico.
“Hai ragione, Alex, …oggi sono un po’ tra le nuvole, …se vuoi, mentre ci sono, saluto il tuo ego?”
“Molto spiritoso, …mettiamola così, …se un giorno dovessi licenziarti, sono sicuro che avrei la coscienza a posto, perché saprei che avresti un futuro come comico, cosicché un giorno guardando al passato potresti dire che quella non era la vita che faceva per te”.
Ascoltai attentamente la sua ramanzina, rimanendo alquanto stupefatto dall’insolita padronanza della sua dialettica.
“Alex, …sono senza parole”, affermai stupito, facendo una leggerissima pausa, “…sei stato in grado di pronunciare un’intera frase senza sbagliare un verbo o sputare pezzi di cibo”.
Inferocito, per non essere riuscito ad avere l’ultima parola, mi domandò, anzi mi comandò: “Perché non vai a dare una mano a Roberto a sistemare gli ultimi arrivi di oggi?”
In sintonia, con la sua decisione gli risposi:”Ok, …ci vado subito”.
Girai largo per uscire dal bancone e mi avvicinai agli scaffali dedicati alle novità, fu allora, che vidi il mio collega fissare quasi rapito, la copertina di un dvd.
“Robi, …tutto bene? Cosa stai guardando?”
“Posso farti una domanda?” chiese lui, rivolgendosi nella mia direzione.
“Certo”.
“Secondo te, …Superman, …è il più grande supereroe nella storia dell’umanità?”
“Bè, …a parte il fatto che si tratta di un personaggio di fantasia, e quindi non stiamo parlando di una persona reale, …direi di sì”.
“Quindi devo supporre che sia considerato una delle persone più intelligenti di tutto il pianeta, …anzi di tutto l’universo conosciuto”.
“Sì”, dissi allungando la vocale, quasi ad accompagnare una nuova domanda, che abortii praticamente sul nascere.
“Allora, mi sai spiegare il motivo, per cui indossa le mutande sopra la calzamaglia?”
Ci impiegai due secondi netti, per chiedere a me stesso se a quell’interrogativo avrei dovuto rispondere o più semplicemente mandarlo a quel paese.
“Guarda, …a causa di questo fatto incomprensibile , …penso che questa notte non riuscirò a dormire”, gli dissi, mettendogli una mano sulla spalla.
Ero talmente abituato alle stramberie del mio amico Roberto, che ormai non ci facevo più caso, ma era questo lato del suo carattere che lo rendeva unico ed imprevedibile.
“A proposito di moda, chi è il tuo stilista? Stevie Wonder?”, gli domandai con altrettanta ironia, osservando i suoi vestiti.
“Perché, …cosa non va nel mio look?”
“Camicia con disegni colorati? …pantaloni a quadrettoni marroni, verdi e viola? …scarpe All-star rosse? …nulla, se li prendiamo singolarmente, …è l’ensemble che sembra non convincere, …ah, a proposito, prima mi ha chiamato il Joker, rivuole il suo completo”.
Roberto sapeva accettare lo scherzo, ma con lui potevo permettermelo.
“Spassosissimo,…comunque se vuoi saperla tutta, questa mattina, …mi sono alzato piuttosto presto, …ancora con la cispa negli occhi sono inciampato nelle scarpe e sono caduto dentro l’armadio, …quando ne sono uscito ero vestito così”, ribatté Roberto, mentre lo aiutavo a montare letteralmente la nuova esposizione dei dvd di Superman.
“Cosa ha mangiato quell’uomo a colazione? ... pan di stelle e acido muriatico?”, chiesi al mio amico, cambiando discorso.
“Stiamo parlando di Alessandro o della scopa infilata su per il suo culo che gli governa il cervello?”, domandò Roberto.
“Mmmhhh, …la seconda, …sempre che la scienza dimostri l’esistenza di materia grigia all’interno del suo cranio”.
“Deve essere stato strigliato dal capo, …gliel’ho detto mille volte che non ha più il fisico e l’età per il sadomaso, …non stare ad ascoltarlo, …è solo chiacchiere e distintivo, …abbaia, ma non morde”.
“Sarà, …ma rompe i coglioni”, conclusi io.
“Scusate,…”, disse un cliente sulla cinquantina lievemente brizzolato, appena entrato in negozio, “…dove lo trovo il cofano dei Beatles?”, intendendo probabilmente il “cofanetto dei Beatles”.
Prima di rispondere, io e il mio compare ci guardammo in faccia, alla ricerca di un’intesa sulla risposta, …ci volle pochissimo perché Roberto prese parola.
“Guardi, lo trova su quell’espositore, …vicino al parabrezza dei Rolling Stones”.
“Grazie ancora per il cambio turno, …ti devo un favore”, dissi a Roberto, ancora sogghignando per la precedente richiesta.
“No, problema!”, replicò lui imitando la voce di Homer Simpson.
“Posso darti un consiglio”, disse Roberto, …da amico”, cambiando improvvisamente il tono della conversazione.
“Spara”.
“Ti conosco abbastanza per sapere che le tue intenzioni nei confronti della signorina Carbone, sono pìù che …onorevoli?, …rispettabili? …scegli tu, …ma mi duole ricordarti che si tratta pur sempre di una ragazza impegnata, praticamente fidanzata”.
“E da quando sei diventato così moralista?”, domandai con stupore.
“Dal giorno in cui un mio carissimo amico ha beccato la sua ragazza, …con le mani nel pacco, …oh scusa, avrei dovuto dire sacco, …di un altro”.
Era chiarissimo a chi stesse alludendo.
“Si tratta solo di un pranzo, lo fanno tutti gli esseri senzienti, …cosa mai può succedere?”
“Non saprei,…suppongo niente di compromettente, …che perlomeno vada al di là di un sogno ad occhi aperti”, sentenziò, un attento Roberto.
Era la prima volta, che mi sentivo rimproverare dal mio amico collega, ma per quanto lui fosse uno spirito libero, bizzarro ed estremamente eccentrico, la cosa non mi stupiva affatto, paradossalmente la sua imprevedibilità lo portava ad esprimere pensieri di notevole rilevanza su qualsiasi argomento, per poi ritrovarsi subito dopo a discutere di stupidaggini e cretinerie.
“A proposito di relazioni sentimentali, …come va con la tua giovane vicina di casa?”, domandai al mio amico collega.
“E’ finita, …le hanno comprato le tende nuove”
“Mi spiace”, dissi io con tono mesto, ma condito d’ironia.
“Son cose che capitano”.
Al termine di quella frase si avvicinò a noi, un ragazzo giovane con l’aria affaticata e il respiro trafelato come se avesse fatto le scale di corsa, fu in quel preciso istante che Roberto indicando una porticina a scorrimento in fondo al negozio disse: “Il porno è da quella parte!”
Con un veloce cenno della mano, il giovane cliente lo ringraziò, dirigendosi a passo spedito verso quella che noi avevamo battezzato “La cripta delle pugnette”.
Mancavano pochi minuti al termine del mio turno mattutino e al mio appuntamento con Manuela. Mi sentivo strano.
Cercai di non pensarci troppo, ultimai l’esposizione di tutti gli arrivi odierni e diedi un’ennesima occhiata all’orologio.
Il tempo sembrava non passare.
“Ciao ragazzi”, salutò Paola entrando in negozio.
“Ciao Elvira”, disse Roberto.
Paola, chiamata spiritosamente Elvira, era una carissima ragazza, non molto alta e dai capelli corvini. Il suo soprannome lo doveva alla somiglianza con Cassandra Peterson, una famosa attrice americana, nota al pubblico di film horror col nome d’arte di “Elvira”, appunto.
Lavorava part-time al Notorious da diversi anni, e per tutto questo tempo non si era mai separata dai suoi anfibi neri e dal suo look da dark lady fine anni Ottanta.
“Ciao, come stai?”, le domandai con cortesia.
“Bah, …come se mi avesse vomitato una betoniera”, rispose Paola con rabbia, infilandosi in fretta e furia nello spogliatoio dei dipendenti.
Nonostante avesse una personalità agguerrita e la verbosità di uno scaricatore di porto, si poteva tranquillamente definire una ragazza amabile e lunare.
“Buongiorno”, ci rivolse i saluti un nostro affezionato cliente, ed io altrettanto ricambiai.
“Buongiorno signor Ferrari, come sta? Tutto bene?”, chiese un accondiscendente Roberto stringendogli la mano.
“Abbastanza bene, grazie, …sto cercando il film “Delitto sotto il sole”, …quello con Peter Ustinov, …ma non riesco a trovarlo, …potreste aiutarmi?”
Roberto prese in mano la situazione, e penso che lo fece per due semplici motivi, …perché clienti come l’avvocato Ferrari avevano modo di titillare la sua illimitata conoscenza cinefila ed in seconda battuta perché in cuor suo era a conoscenza che un habitué di quel tipo, anche se seguito con mediocrità, mi avrebbe fatto comunque arrivare in ritardo al pranzo con la mia amica.
““Delitto sotto il sole”, …1982, …diretto da Guy Hamilton, regista famoso soprattutto per aver girato alcuni lungometraggi della saga dell’agente 007, …in questo film Peter Ustinov interpreta il detective Hercule Poirot per la seconda volta, …dopo il magnifico, superbo “Assassinio sul Nilo””.
“Sono pienamente d’accordo, “Assassinio sul Nilo” è probabilmente il migliore…”, ribattè l’avvocato.
“”Delitto sotto il sole” è un film molto avvincente, non mi fraintenda…ma la trasposizione cinematografica del libro di Agahta Christie, mi ha lasciato piuttosto perplesso,…” affermò un Roberto sicuro di sé, alla ricerca del dvd per il suo cliente, “…ciò non toglie che sia una pietra miliare della cinematografia mondiale”.
Rapito dalle spiegazioni del mio collega, quasi non mi accorsi che il momento era arrivato.
“Ciao, …io vado in pausa, …ci vediamo tra un’ora”, dissi al mio responsabile, impegnato nella formulazione degli ordini.
“Buon appetito, …quando ritorni dobbiamo fare un bel discorsetto, noi due”, tuonò Alessandro al fine di intimidirmi.
“Ok, …adesso, posso andare?”, risposi con evidente tono di sfida.
“Vai pure”.
Avevo sfidato le ire bellicose del mio capo, …ma ero pronto, carico, in tensione al punto giusto per il mio attesissimo incontro.
Mi ero dimenticato di calcolare un’unica imponderabile variabile.
mercoledì, agosto 01, 2007
Pioggia viola
I only wanted 2 one time see u laughing
I only wanted 2 see u laughing in the purple rain
Purple rain purple rain
Purple rain purple rain
Purple rain purple rain
I only wanted 2 see u bathing in the purple rain
I never wanted 2 be your weekend lover
I only wanted 2 be some kind of friend
Baby I could never steal u from another
Its such a shame our friendship had 2 end..."