lunedì, febbraio 15, 2010

Un silenzio mai visto - Atto secondo


Nuovo spettacolo teatrale per Antonello Panero, ...oppure no?

Quattro anni dopo, il regista torinese si cimenta in una nuova impresa, ovvero dare nuova vita alla sua rappresentazione teatrale de:

Un silenzio mai visto - Storie e musiche della sclerosi multipla

Appuntamento fissato per sabato, 6 febbraio.
Qualche settimana prima avevo prenotato via internet due biglietti per gustarmi la nuova piece dello "zio" Antonello.
Uscito dal lavoro, io e Jess ci siamo fiondati verso il Teatro Araldo, un piccolo teatro sito in Via Chiomonte,3 a Torino.
Fatti i biglietti, ci accomodiamo in sala, ...piccola ma accogliente, direi quasi intima.
Nonostante il tam-tam mediatico e la pubblicità, dispiace non vedere la sala gremita.

Showtime

La rappresentazione è divisa in diverse parti con atto unico.
La prima racconta in modo scientifico la sclerosi multipla.
Anatomia patologica, sintomi, fisiopatologia, segni e approfondimenti medici.

Lo stesso Antonello Panero interpreta il malato, mentre Massimo Chionetti è il dottore medico curante.

Il malato canta, ...lo stile ricorda il signor G. (il signor Giorgio Gaber, ndr), la canzone è burlesca, e cerca di sdrammatizzare l'argomento.
E su questo fondamento fa fulcro la storia dello spettacolo.
Il malato conosce il suo male, ...e lo conosce bene, e sembra non temerlo, tuttavia dietro la sua spiccata ironia si nasconde qualcosa.
Il dottore cerca di interagire con lui, e quasi sembra che i ruoli si invertano, ...il dottore diventa malato e il malato dottore.
I dialoghi sono serrati, ...la malattia non viene schernita, viene semplicemente defraudata del suo stesso alimento, ...la paura.

Ad un certo punto il malato racconta una brutta esperienza, ...le luci si spengono, tranne una, ...piccola che illumina un punto preciso del palcoscenico.
All'improvviso quell'aura di dileggio che circondava il proscenio, ...è sparita.
La voce rotta dall'emozione nel raccontare quel brutto episodio capitato sul bus, ...fa sprofondare lo spettatore nella serietà della malattia che viene narrata.

Il ritorno alla vita comune, non è più la stessa, ...fare il più semplice dei gesti non è più semplice, ...le persone che ruotano attorno al malato sembrano essere più ipocrite,...

Timore o ipocrisia?

Facciamo ancora una volta il "Time-Warp", ...ancora un saltello sulla sinistra.

Decisamente uno spettacolo nuovo, ...contro tutti quelli che pensavano fosse la stessa rappresentazione di quattro anni or sono.
Chi è senza peccato, ...voi conoscete il resto?
Musica, dialoghi, attori, ...tutto nuovo, ...una nuova fotografia, o se preferite una nuova opera di un bravo direttore d'orchestra, il quale con un budget striminzito riesce a dominare il pubblico facendolo pensare, ...e vi assicuro che al giorno d'oggi non è per niente facile.
Il tema della sclerosi multipla è un argomento ostico, into di ostacoli, ma viene saggiamente trattato con la giusta dose di morale e sana sregolatezza.
Purtroppo spesso e volentieri gli attori si sono sovrapposti nei loro dialoghi, ...ciò ha contribuito a rendere il discorso poco fluido e molto incatenato, ...risultando in certe occasioni, ...come finto, ...oltre al fatto di aver trovato la recitazione un po' impostata, soprattutto nella prima parte.

Le battute hanno funzionato bene, ...riuscendo a strappare più di una risata fragorosa.
Le musiche mi sono piaciute, ma solo per metà, ...piacevole la canzone d'apertura, ...poi si sono un po' perse nella storia.

Ad ogni modo, ...e senza dubbio, ...un ritorno con stile, ...uno stile inconfondibile tipico dei gentlemen dello spettacolo, ...capaci di farci riflettere con saggezza e senso dell'esibizione, ...quello buono!!!

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