martedì, ottobre 21, 2008

Elektra - Atto rigenerativo

Domenica scorsa sono andato al Teatro Atc - C.so Dante, 14 - Torino - per assistere al nuovo spettacolo "Elektra" messo in scena dalla compagnia Lilithstasopra.
Arrivo con il mio consueto anticipo, ...alla spicciolata arrivano i primi spettatori e alcuni miei amici colleghi.
Per ingannare l'attesa ci scambiamo qualche battuta e diversi commenti sulle precedenti rappresentazioni della compagnia.
A pochi minuti dall'inizio entriamo in teatro, ...il foyer (spero di averlo scritto giusto) è molto ampio, ma è in grado di contenere senza difficoltà l'eppur alto numero di spettatori paganti.
Pochi minuti dopo il ventunesimo rintocco, ci accomodiamo in sala, ...immersa in un buio totale.
Con molta fatica troviamo i posti.

Showtime

Si sentono alcune voci, ...una sorta di gabbia domina il proscenio.
Drappi neri a larghe maglie appesi alle estremità lasciano intravedere l'interno dove si svolge gran parte dell'azione.
Le tre attrici (Nathalie Bernardi, Melania De Vicariis e Lucia Carrer) interagiscono tra di loro con maestria ed esperienza, dando ai loro personaggi una forte carica emotiva.
La storia narrata nella rappresentazione teatrale gira attorno alle vicende di Clitennestra ed Elettra, ...ma ammetto la mia grande ignoranza in materia, ho faticato a seguire.
Inoltre non conoscendo a fondo la mitologia greca, mi sono perso quasi subito.

Perso nella storia ho cercato di focalizzare gli aspetti visivi e fisici dell'interpretazione, apprezzandone come sempre la sapiente regia di Noemi Binda.
Uno schermo sopra la gabbia proiettava delle immagini di volti, ruscelli, cascate con effetti in negativo, ...forse per richiamare l'attenzione dello spettatore al dualismo delle forze, ...bene e male?
Mi ha ricordato molto lo schermo che avevano anche i Pink Floyd in concerto, ...anche in quello venivano proiettate delle immagini, le quali andavano in sync con l'andamento dello spettacolo.

Ho apprezzato davvero molto le musiche affidate a Francesco Rocco (...il mio sassofonista preferito) e a Gabriele Pascale, in particolar modo uno splendido pezzo di archi nella prima metà dell'esibizione, che mi ha ricordato molto "Shine on you crazy diamond", guarda caso dei Pink Floyd e un altro brano fatto con il basso elettrico che mi ha riportato con la mente al geniale "Mad Puppet" dei Goblin, anche se totalmente diverso nella sua forma.

Chiusura finale con "Bela Lugosi's dead" dei Bauhaus. Brava Noemi.

Ottima scelta scenografica, un impatto visivo sicuramente molto forte, ...luci e musiche altrettanto buone, ...noto sempre una particolare cura nei dettagli.
Peccato per la scelta di far entrare il pubblico nella completa oscurità, ...scelta che purtroppo critico fortemente, la quale ha creato diversi disagi agli spettatori.

Complimenti di rito al termine dello spettacolo alle mie amiche/colleghe Nathi e Noemi, ...un grosso plauso a tutti coloro che hanno partecipato attivamente dietro le quinte, in particolar modo a Sonia Olga Camerlo, autrice delle scene.

Alla prossima, ...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tanto io non sarei venuto causa malattia!
Sarà stato scritto nel destino che non dovevo essere presente.
E poi va bé ogni tanto qualche cosa strana ci vuole, se non che monotonia.
Brave le colleghe attrici registe anche se non ho visto lo spettacolo.
Magari per gli ignoranti come me, suggerirei alla compagnia di fare un librettino con scritta la storia, prima di assistere allo show!

Luca C.