"Uno spettacolo di illusionismo si compone di tre parti, o atti: la promessa, la svolta, e il prestigio".
Così inizia questo splendido lungometraggio di quel volpone di Christopher Nolan.
Sono le 15 meno 10 minuti, quando arrivo al cinema, faccio il biglietto e mi compro un pacchetto di patatine al formaggio, ...poi impiego il resto del tempo che mi rimane prima della proiezione per cercare la sala. Ormai questi multiplex, megaplex, multisale, ...insomma fate voi, sono diventate un labirinto, anche per un cinefilo navigato come me.
Ad ogni modo, il film parte in quarta, ...attenzione è circolare.
Lo stile è molto scuro, tipico dei film di Nolan (Memento, Batman begins,...). Gli attori sono molto convincenti, e sono sempre più d'accordo con me stesso, Hugh Jackman svestiti i panni di Wolverine è un gran bravo attore.
Christian Bale, già visto in American Psycho, è adeguato nel suo ruolo, nonostante sia provvisto di due sole espressioni facciali. La strada è lunga Mister Bale, ...ma è quella giusta.
Michael Caine, ...lo conosciamo tutti, ma devo ammettere che il suo personaggio ha degli alti e bassi.
Potremmo parlare della Scarlett, di un David Bowie superlativo e della sottovalutata Piper Perabo (vi ricordate del Coyote brutto?), ma il vero capolavoro è la storia.
Due grandi illusionisti si spartiscono fama e successo, dapprima amici, diventano acerrimi nemici dopo un terribile incidente in scena. Spettacolo dopo spettacolo, non si risparmiano nemmeno i colpi bassi per cercare la verità, che si cela dietro ai loro segreti.
Tratta dal romanzo di Christopher Priest, la sceneggiatura fila dritta, con un ritmo rapido e dinamico, le informazioni arrivano allo spettatore sotto forma di continui flashback, fino al colpo di scena finale, ...che vi farà uscire dal cinema con almeno una decina di domande.
Al 73° minuto, accade il fattaccio, ...capisco il trucco.
L'illusione è perduta, perchè da quel momento ho incominciato a vedere il film con occhi diversi, alla ricerca del mio momento di gloria personale.
Quindi, vi sfido a capire prima di me come andrà a finire il film, ...ma se non ci riuscite, non disperatevi, ...lo gusterete meglio.
Parola di mago.
Abracadabra.
3 commenti:
Buon 2007 anche a te!!!
P.S. non mi ispira un gran che "the Prestige", ma dalla tua recensione sembra bello...ci farò un pensierino e poi ti dirò se ti ho battuto o meno :-)
P.P.S. l'espressione "sono sempre più d'accordo con me stesso" sarà il mio nuovo mantra!!LOL
Ancora auguri
Mirtilla
O sommo Giles, non è che per caso conosci l'autore del romanzo da cui hanno tratto il surrecensito film? Oggi mi domandarono ed io non seppi (ed il film non vidi). Tra parentesi termino il discorso iniziato per telefono poche ore fa: il titolo originale andrebbe modificato in CRONACHE DI UN'ERNIA o, traducendo letteralmente, in GREAT BALLS OF FIRE dato che è quello che ti senti dopo dieci minuti di film (quello di cui parlammo, non questo).
Rabug-naga!!
L'autore del romanzo "The Prestige", da cui è tratto questo lungometraggio, è uno scrittore inglese che risponde al nome di Christopher Priest.
Mi risulta che il romanzo sia ancora inedito in Italia, nonostante sia stato pubblicato nel 1995.
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