mercoledì, marzo 19, 2008

Azoto liquido

Ieri pomeriggio, ero carico, ...carico di emozioni, di energia.
Ho acceso tutti i miei strumenti, il piano, i miei sintetizzatori, la batteria elettronica, ....ho imbracciato la mia chitarra ed ho iniziato a suonare.

A suonare con rabbia, con lucida follia, ...la mia chitarra non ha mai "urlato" così tanto.

Il mio sfogo, la mia bellicosa voglia di esprimermi, ha generato un potente blues cattivo dal titolo:

"Azoto liquido"


La canzone parla della freddezza nell'esprimere i sentimenti e nella glacialità di un amore non corrisposto.
Quasi certamente questa canzone farà parte del mio prossimo lavoro musicale, che mi auguro di iniziare al più presto possibile.

2 commenti:

Paul ha detto...

Hai provato a suonarla anche con gli altri? Com'è venuta?

Flavio Sasso ha detto...

L'ho accennata in versione quasi unplugged con la chitarra elettroacustica agli altri componenti del gruppo.

E' piaciuta a tutti.

Ai posteri l'ardua sentenza.

Flavio