Non ricordo esattamente quando ho ascoltato per la prima volta un brano dei Pink Floyd.
...ma ricordo perfettamente quel riff inimitabile di chitarra in "Another brick in the wall - Part II" e quel videoclip con i martelli animati.
A quell'epoca avevo circa 7, forse 8 anni, ...seppure la musica non fosse ancora una mia grande passione, con quel brano ne constatai il potere.
"The dark side of the moon" è probabilmente, il mio disco preferito, ...di sempre, ...a distanza di molti anni, riesce a regalarmi le stesse emozioni, ma rinnovate nello spirito.
Richard Wright, è stato il mio mentore, il mio mito, il mio "teacher" di pianoforte, ...colui che mi ha dato la forza e l'energia per imparare e scrivere musica, ...un modello da seguire, uno stile inconfondibile.
Ho perso la mia verginità artistica nel marzo del 1991, al Teatro Juvarra di Torino, in occasione di un Festival Rock.
Con il mio gruppo "Flags" abbiamo presentato diversi brani di nostra produzione, ed alcune covers, ...una di queste era: "Time".
Amo quella canzone.
Quella scelta, mi permise di propormi nel canto, ...e da tastierista novello, amante della musica dei Pink Floyd, ma soprattutto di Richard Wright, chiesi ed ottenni di cantare le sue strofe.
Fu un vero onore, contornato da un applauso fragoroso.
Nonostante il suo carattere apparentemente schivo, e molto britannico, ...era un uomo umile, rispettoso e discreto, ...il suo talento immenso.
"...the time is gone,
the song is over,..."
the song is over,..."
Ci mancherai, ...tantisssimo!!!!
2 commenti:
Anch'io l'ho ricordato nel blog di un amico di cui allego il link.
Senza la sua tastiera non ci potranno essere più i Pink Floyd.
Ciao Rich.
...but i something more to say
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