sabato, marzo 01, 2008

Cena dei nostri - Parte Terza (ovvero soffro della sindrome abbandonica)


Siamo tornati,...

...ci vuole una reazione nucleare per generare 1.21 Gigowatts di divertimento sfrenato,...

così citava il volantino che introduceva la terza "Cena dei nostri", ...ovviamente un omaggio ad uno dei miei film preferiti di sempre: "Back to the Future".
Nelle ultime ore alcuni pakki, hanno fatto scendere le quotazioni del "Titolo dei nostri", ...ma fortunamente sono stati compensati dagli indecisi dell'ultimo minuto che hanno deciso favorevolmente di aggregarsi alla nostra festa.

Prima di tutto, vorrei ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, perchè ci siamo divertiti come dei pazzi.

Same time, same place, same pizzeria, ...

Ad impreziosire la serata, le bellissime Marie e Chiaretta, la simpatia contagiosa del Trio Federico-Max-Claudio, l'esuberante lucida follia di Cristian autentico trascinatore delle folle, i miei capi Janlu & Vito, il premio in carica Luca C., i telefonisti Stefano & Bruno, Marcolino, Honny, Quentin e le new entries Willy, al secolo Andrea e il "Sior Boaretto" (ovvero il sosia di Scialpi), ...and the last but not the least, il grande Paul e Stefano.

Venti scalmanati venti, ...venite signori, più gente c'è, più ci si diverte e ci si spacca dalle risate.

Cristian scalda i motori, con una serie di provocazioni nei confronti delle ragazze, che rispondono in modo scherzoso alle battute del giovane milanese, i mitici Paul e Stefano si adattano al clima della serata con altrettanta verve.
Il fotografo che vive in me, ne approfitta sornione e anche gigione, a documentare l'avvenimento, ...fino in fondo.
Vito sfoggiando una maglietta rossa a strisce bianche orizzontali da far invidia a Ian Rush, tiene compagnia in modo affettuoso a tutte le ragazze presenti in sala, con la sua ironia.
Il "Sior Boaretto" tra una "Rocking Rolling" e una "Pregherei" si esibisce in una serie di anedotti di vita lavorativa vissuta.
Quentin e Honny spalleggiano il giovane "Sior Boaretto" con alcune amenità.
Maria #1 raggiante e lunare come non mai, spicca per allegria, accompagnata dalle sue amiche Maria #2 e Chiaretta, ...da segnalare l'incanto e il fascino.
Il premio in carica Luca C., con la sua eterna aria da "serial killer" si aggira guardingo tra le sedie, con la sua felicità formato "evergreen".
Non posso dimenticarmi del vulcanico Trio formato da Federico, Max e Claudio, tre autentici intrattenitori della festa, ...insomma "No Trio, No Party". Grandi, grandissimi.
Bruno, Marcolino, Stefano e Andrea "Willy" a chiudere la nostra parata, anzi la "Parata dei nostri".

Bruschette, pizze, focacce primavera, birre a profusione, dolci, amari e tanto casino, ...1.21 gigowatts raggiunti.
A me è toccato pagare per ultimo, ...cavoli, mai pagare per ultimo, infatti mi sa che me la sono presa in quel posto.

Dopocena con i superstiti, all'Alchimista - Via delle Rosine - Torino.
E' curioso come le persone "felicemente-allegre" si trasformino.
Purtroppo la mia amica A., non si è fatta sentire, ...son rimasto tutta la serata con quell'espressione compiaciuta per aver organizzato una bella rimpatriata, ma con il rammarico di aver perso l'occasione di passare del buontempo con lei.
Che soffra di "Sindrome abbandonica"? (come dice la mia collega Maria #1)

Non ci posso credere, chi incontriamo all'Alchimista?

Il mitologico Accornero, accompagnato dai miei vecchi amici Viviana & Ivan. Quanto tempo?

Ore ...piccole,...
sicuramente,...
...torno a casa, gentilmente accompagnato da Maria #2, Janlu, Vito e Maria #1, nel frattempo caduta in un sonno letargico, durante il tragitto verso casa mia.

Arrivato a casa il mio pensiero andava a Maria #1, speriamo solo che sia tornata a casa sana e salva, ...ma era in buone mani.

Forse per tutti questi motivi, il 29 febbraio arriva una volta sola ogni quattro anni.

3 commenti:

Paul ha detto...

Grande serata, grande serata. W gli 1.21 gigowatts.

Anonimo ha detto...

Io direi che abbiamo vinto tutti il corso di bachecaio!
Alla prossima!

Flavio Sasso ha detto...

Il premio deve essere assegnato a chi si è distinto nelle pratiche dei "nostri".