3 pizze. (ma rimandato a settembre)
E venne il giorno, ...è proprio il caso di dirlo, ...che iniziarono le ferie.
Aspettavo questo momento dalla prima settimana di gennaio.
Col cuore in pace e il cervello a Defcon 5, decido di andare al cinema, ...il solito cinemone del centro a vedere "The happening", tradotto in italiano "E venne il giorno".
Arrivo col consueto anticipo, complice anche la pioggia, habituè di questi giorni primaverili nel nord Italia.
Acquisto il biglietto, scelgo la poltrona, mi accomodo, pasticcio col mio cellulare, lo spengo e mi godo i trailers dei nuovi film Fox.
"Il cavaliere oscuro", "X-Files 2", ...mmmh si prospetta una stagione ricca di blockbusters.
La proiezione ha inizio.
Central Park, N.Y., all'improvviso la gente si ferma, appare disorientata, come vittima di uno stato confusionale, ...e inizia a suicidarsi.
Attacco terroristico biologico? Un virus? Una poesia Vogon? Una mia freddura?
Non si sa. L'azione si sposta in una classe di un college di Philadelphia, dove il professor Moore (Mark Wahlberg) sta tenendo una lezione sull'imprevedibilità e le forze della natura.
La voce si sparge in giro, e il panico si diffonde per tutta l'Università.
Il professor Moore, sua moglie Alma (Zooey Deschanel), il loro amico Julian (John Leguizamo) e figlia al seguito, decidono di prendere un treno per allontanarsi dalla città.
Il treno parte con i nostri personaggi a bordo, travolti da mille pensieri.
"Mia moglie mi sta mettendo le corna?"
"Riusciremo a salvarci da questa tossina che induce l'uomo a togliersi la vita?"
"Ho chiuso il gas in cucina?"
...insomma cose di questo tipo.
Il treno si ferma in mezzo alla campagna della Pennsylvania, ...maledetta Trenitalia, ...i nostri eroi si dividono, ...Julian trova un passaggio per Princeton per raggiungere la moglie, mentre Il professor Moore, la moglie e la figlia di Julian, Jess trovano un passaggio da due proprietari di un vivaio, all'apparenza un po' svitati.
"E' tutta colpa delle piante, ...ci stanno attaccando", afferma lo svitato.
Sì, va beh, ...è l'Inter ha vinto meritatamente lo scudetto.
Il resto del film, è tutto un fuggi-fuggi, ...uno spaccato di vita delle contee interne del nord-est del paese, con autoctoni bifolchi armati, vecchie pazze, ...insomma un clichè già visto e riproposto in un centinaio di film.
Ennesima regia del regista de "Il sesto senso", M.Night Shyamalan, che torna alla regia dopo il mezzo flop, anzi diciamo pure flop intero di "Lady in the Water".
Il film parte subito in quarta, senza troppi interludi, peccato che non lasci allo spettatore pagante molta immaginazione, in quanto il caso viene risolto subito con una teoria (le piante ci stanno attaccando) che perdura e viene confermata per tutto il film dal ventesimo minuto fino al termine della pellicola, ...e non viene per nulla smentita.
Al pubblico rimane solo il classico "Vediamo come va a finire".
Il professor Wahlberg non brilla per recitazione, ...mentre il mio grande amore segreto Zooey Deschanel, una delle mie attrici preferite in tutto l'orbe terracqueo, se la cava piuttosto bene, con un'interpretazione a metà tra il comico e il drammatico.
Mi sono perso dentro ai suoi magnifici occhi almeno sette volte. Love.
Ma ritorniamo a noi, ...il film come ripeto, non lascia molto allo spettatore, son ormai lontani i tempi de "Il sesto senso", ...rimane l'inquietudine, l'angoscia delle inquadrature e una sceneggiatura non proprio sorprendente.
Il tema pro-ecologico è presente sotto forma di metafora, ma lascia pensare.
Un thriller un po' forzato, poco convincente, ...velato da una sottile forma di ironia, che vellica i nostri sensi, ma senza scuoterli.
Un ritorno a casa "under the rain", ma alla fine cosa mi è rimasto in mente?
"Il cavaliere oscuro", "X-Files 2", ...mmmh, ...in fondo in fondo sono un tradizionalista.