sabato, luglio 12, 2008

Dio salvi la regina


Lo sanno tutti, il punk nacque nel 1977.

I Sex Pistols erano gli alfieri di quel movimento.
Johnny "Rotten" Lydon alla voce, Steve Jones alla chitarra, Paul Cook alla batteria, e Glen Matlock al basso, ...questa era la line up, di uno dei più famosi gruppi punk della Terra d'Albione.
Questo gruppo emerse in controtendenza alla musica progressive e alla musica pop dell'epoca creando non poche controversie durante la loro breve carriera.

Anarchy in the U.K, fu il loro primo singolo.

Quel brano, un misto di rabbia ed energia allo stato puro, indicò subitamente quale sarebbe stata la linea guida della band.

Sid Vicious, precedentemente batterista dei Siouxsie and the Banshees, nonchè amico di Rotten, sostituì al basso Glen Matlock, cacciato dal gruppo a causa dei continui dissapori tra lui e il frontman del gruppo.
Sid Vicious non sapeva suonare assolutamente il basso, ma aveva il look giusto e quell'aria da ragazzo dannato, perfetta per l'anima del gruppo britannico.

Il secondo singolo fu: God Save the Queen.

Un brano molto contraddittorio, col quale i Sex Pistols attaccarono il potere e le istituzioni, anche se da molti, fu considerato un bieco attacco contro la monarchia.
Il brano venne quasi subito censurato dalle radio.

Nell'ottobre del '77 esce l'unico album in studio della band: "Never mind the bollocks", prodotto da Chris Thomas, già collaboratore dei Roxy Music.
Per registrare le sessioni di basso elettrico fu richiamato Matlock, per sopperire alle incapacità di Vicious.
Il titolo dell'album diede parecchi problemi e molti distributori si rifiutarono di vendere l'album, addirittura alcuni negozi di dischi vennero tacciati di persecuzioni legali in caso di esposizione in vetrina del disco.

Dopo alcuni tour, cancellazioni improvvise di concerti e problemi legati al comportamento di Johnny Rotten e Sid Vicious, i Sex Pistols annunciarono la loro definitiva separazione un paio di anni dopo.
Sid Vicious morirà causa di un'overdose di stupefacenti, nel 1979 a soli 21 anni.

Da alcuni anni i Sex Pistols fanno parte della Rock and Roll Hall of Fame, un onore piuttosto criticato dai membri della band britannica.

Ma veniamo alla storia moderna.

In occasione della ristampa di "Never mind the bollocks" i Sex Pistols si sono riuniti per una serie di date.
L'11 luglio 2008, in occasione del festival rock "Traffic Torino Free Festival", Parco della Pellerina, hanno tenuto un concerto per non meno di 70mila spettatori, a detta degli organizzatori.
Johnny Rotten è salito sul palco, visibilmente imbolsito e vestito con una camiciona abbinata con pantaloni a quadretti colorati.
"Pretty Vacant", "God Save the Queen", "E.M.I.", "Anarchy in the U.K.", ...insomma i grandi successi.
La pioggia non ha scoraggiato il pubblico che si è dimostrato all'altezza del gruppo punk britannico.
Peccato per il lancio di cocci di bottiglie di birra, che ha fatto arrabbiare il frontman della band, ...anche se ha mantenuto una certa britannicità nell'ammonire l'anonimo lanciatore.

Insomma che dire, ...la formazione anche se infiacchita dal tempo, ha dato spettacolo, facendo conoscere anche alle generazioni più recenti, il loro sound, impreziosito da una migliore tecnica.

I tempi cambiano, ma le idee restano.

5 commenti:

© ℓorι Chan ha detto...

Ciao^^

Ti ringrazio per i complimenti, davvero molto gentile e benvenuto tra i miei amici -gli amici di Jessy sono amici miei- =^___^=

Il tuo è un blog davvero interessante e anche questo post... Conosco i Pistols, ho molte delle loro canzoni, ma raccontati così mi mancavano!! :-)

Allora ci si posta ^^ Ciauuu ^,^

Anonimo ha detto...

Il talento quando è così palese non può essere messo in discussione, anche quando i tempi cambiano.
Comunque come vedi sono tornata dalla mia breve vacanza e ho letto il commento che mi hai lasciato. Io sono una ragazza molto decisa e testarda, ormai ho scelto di non perdonare il suo gesto. Però mi ha colpito la frase che hai scritto: "L'importante è non generalizzare, esistono diversi tradimenti, non tutti hanno lo scopo di indurre del male.". Non ci avevo pensato, ma anche se le intenzioni cambiano, come hai detto tu, il tradimento in qualsiaso caso è una mancanza di rispetto.
Baci

Valentina

Streghetta ha detto...

commento per il post "sigh":

why?

Flavio Sasso ha detto...

@ Streghetta

Non ho voluto consentire i commenti al post volontariamente, poichè si tratta di una cosa strettamente personale, ma allo stesso tempo volevo esprimere il mio sentimento attuale.

Per me questo blog rappresenta una sorta di diario personale, nel quale metterci le mie passioni e descrivere le mie sensazioni.

Voi tutti, siete importanti per me, i vostri consigli, le vostre idee ed opinioni, perchè mi aiutano a confrontarmi e perchè no, ...mi aiutano ad essere una persona migliore.

Con quel post, non è mia intenzione tirare il sasso e nascondere la mano, ...bensì esprimere solo uno stato d'animo passeggero.

Take care

Streghetta ha detto...

ok, allora ti lascio una pacca sulla spalla, rispettando il tuo parziale silenzio.

:-)